giovedì 5 maggio 2011

Zia Mame - Patrick Dennis

Contenuto

Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre - quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica "Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!", e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro - o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento. 

Recensione

“Zia Mame”, il libro fenomeno dell’estate 2009, sono mesi che sento parlare di questo romanzo e della sua “fortunata” ripubblicazione perché è incredibile che un romanzo fuori catalogo da quasi quarant’anni (l’ultima edizione risale agli anni settanta con la Garzanti), ritorni all’apice del successo senza una spinta da parte di un film in uscita o un’opera teatrale (per questo continuerò a segnalare o scrivere recensioni di romanzi dimenticati da anni).

Il romanzo ripercorre la vita di Patrick, un ricco orfano di undici anni che viene affidato alle cure di sua zia, una donna fuori dal comune.
Pat ormai adulto, leggendo un articolo del giornale "Selezione" ricorda i momenti passati con Zia Mame a causa delle similitudini tra le vicende di un personaggio indimenticabile, un’anziana zitella del New England che ha cresciuto da sola un orfano trovato dietro la porta di casa, con sua zia.
In ogni capitolo Patrick mette a confronto le vicende dell’indimenticabile con quelle di zia Mame e ovviamente non c’è paragone.
Gli episodi descritti dal protagonista sono assolutamente esilaranti, come il loro primo incontro…

Dopo la morte del padre, il piccolo viene accompagnato dalla sua cameriera Norah a New York, a casa della zia, ma la diretta interessata si presenta ai due in maniera a dir poco eccentrica.

“Davanti a noi si era materializzata una bambola giapponese. Aveva i capelli cortissimi, con una frangetta tagliata dritta che arrivava a lambire l'arco, molto accentuato, delle sopracciglia. Il suo abito di seta terminava in un lungo strascico a ricami d'oro. Anche le pantofoline che calzava erano d'oro, e tintinnanti di gioielli. Ai polsi, invece, tintinnavano braccialetti e braccialetti di giada e d'avorio. Le unghie, sicuramente le più lunghe che avessi mai visto, erano coperte da un delicato smalto verde acqua. Alle labbra scarlatte era languidamente appoggiato un interminabile bocchino di bambù.”

Zia Mame li scambia per sbaglio per la nuova cuoca e suo figlio, e inizia a parlare di “blanda schiavitù domestica” e minaccia (ridendo) di buttare il bambino nel fiume se si comporta male.
Secondo Norah si trovano nelle mani di una banda di assassini perché all’improvviso iniziano ad apparire dei personaggi bizzarri e si sentono urla e pazze risate, in realtà è solo una festa e quando il malinteso viene chiarito, Patrick può abbracciare sua zia.

Oh santo cielo”. Pausa. “Ma caro,” disse con aria melodrammatica “ allora io sono tua Zia Mame!”. Quindi mi abbracciò, mi baciò, e capii che ero salvo.

E questo è solo l’inizio…

Scritto negli anni cinquanta da Patrick Dennis (vero nome Edward Everett Tanner III) e diviso in undici episodi, Zia Mame ottiene subito un grande successo e rimane in vetta alle classifiche dei libri più venduti per ben due anni, nonostante i problemi iniziali con gli editori che si rifiutavano di pubblicarlo a causa della divisione in racconti indipendenti (invendibile secondo loro), ma risolto grazie alla brillante idea di un giovane editor che decise di mettere al confronto la storia di Zia Mame con quella di una vecchia zitella del New England, creando un filo logico tra le varie storie.

Zia Mame è una commedia brillante, ricca di battute e colpi di scena esilaranti, e rappresenta uno spaccato della società americana che parte dalla Grande Depressione del ’29 e prosegue attraverso la Seconda Guerra Mondiale fino agli anni cinquanta.
In ogni episodio succede di tutto, ma il mio preferito è “Zia Mame nel tempio di Mammona” dove la nostra zia prediletta, perde tutti i suoi averi a causa della crisi finanziaria e cerca un lavoro, ma ogni volta ne combina di tutti i colori e non riesce a trovare un’occupazione “adatta” a lei.
La trama è coinvolgente e i personaggi sono ben delineati, a parte Patrick, ho adorato il cameriere giapponese Ito (che sopporta tutti i capricci della sua padrona) e l’amica attrice Vera.
E poi c’è lei…
Eccentrica, anticonformista, imprevedibile e assolutamente irresistibile, Zia Mame è un vero camaleonte e passa con disinvoltura da geisha giapponese a perfetta moglie sudista, da cavallerizza esperta a grande scrittrice, ecc. non sai mai cosa pensa e le sue azioni sono talmente inaspettate che lascia il lettore e il suo povero nipote senza parole.
E' un vero vulcano.

Ma dove la trovo una zia così???

Assolutamente consigliato!!!

  • Titolo: Zia Mame
  • Autore: Patrick Dennis
  • Traduttore: Codignola M.
  • Editore: Adelphi (collana Fabula)
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • ISBN: 9788845923999
  • Dettagli: p. 380

4 commenti:

  1. bella recensione! ho il libro da un pó ma non mi sono ancora decisa a leggerlo..magari quando avró voglia di staccere dalle solite cose :)

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  2. grazie mille per la recensione, ho deciso che lo comprerò assolutamente!
    Fra

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  3. libro che ho letto e regalato e di cui ho parlato anche nel mio blog www.fleurette.it

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  4. Ho letto anche io il libro, e dopo una iniziale diffidenza, mi ha talmente affascinata che mi ritrovavo a ridere da sola. Lo consiglio anche io.

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