sabato 31 gennaio 2015

Wishlist 2015 (5)

Questa settimana ho aggiunto nella mia lista di desideri un romanzo storico di Mary Reanult dedicato ad Alessando Magno.

 Il ragazzo persiano

Bagoa, nobile persiano, ha solo dieci anni quando vede la famiglia massacrata dai soldati del re Dario. Fatto schiavo, viene evirato e diventa uno dei tanti eunuchi che popolano la corte persiana. Ma qualcosa sta cambiando in Oriente, ed enormi saranno le ripercussioni sulla vita di Bagoa. Le truppe macedoni guidate da Alessandro hanno iniziato la loro marcia alla conquista di Babilonia, Susa, Porsepoli, rinnovando le glorie di quello che, per il giovane conquistatore, è stato il massimo re di tutti i tempi: Ciro il Grande. La bellezza di Bagoa gli guadagna il favore di Alessandro, di cui diventa amante, amico, confidente. La loro sarà una relazione passionale, salda e sincera: un rapporto che sarà troncato solo dalla morte del Conquistatore.

Titolo: Il ragazzo persiano
Autore: Mary Renault
Traduttore: Oddera B.
Editore: Corbaccio
Collana: Narratori Corbaccio
Data di Pubblicazione: Gennaio 2005
ISBN: 8879727052
ISBN-13: 9788879727051
Pagine: 478
Prezzo: €. 16,00

venerdì 30 gennaio 2015

Sereno di Giuseppe Ungaretti


Sereno 
Bosco di Courton luglio 1918

Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle

Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo

Mi riconosco
immagine
passeggera

Presa in un giro
Immortale.

giovedì 29 gennaio 2015

Teaser Tuesdays 2015 (3)

Nuovo appuntamento con la rubrica "Teaser Tuesdays" ideata da MizB di Should Be Reading.

Possono partecipare tutti i lettori, basta replicare al post.
Ma vediamo come funziona:


1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Apri una pagina a caso
3. Trascrivi un breve pezzo da quella pagina
4. Non scrivere spoilers.
5. Riporta titolo e autore del libro citato

Questo è il mio teaser della settimana:

Al di là della piattaforma c'erano altri incanti. Qualche sconvolgimento, forse un tifone, o la tempesta che aveva accompagnato l'arrivo dei ragazzi, aveva mosso la sabbia della laguna in modo da formare una lunga, profonda piscina, compresa tra la spiaggia e l'alta barriera di granito roseo che la chiudeva dall'altra parte. Ralph aveva sperimentato altre volte come sia facile ingannarsi sulla profondità delle piscine, e si avvicinò a questa con l'animo preparato a una delusione. 

Il Signore delle Mosche di William Golding

mercoledì 28 gennaio 2015

Www…Wednesdays 2015 (04)


Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale: Www…Wednesdays ideata da MizB di Should be reading

Per partecipare basta rispondere alle seguenti tre domande:

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Queste sono le mie risposte:


What are you currently reading?
Il Signore delle Mosche di William Golding



What did you recently finish reading?
La generazione dei Dalek. Doctor Who di Nicholas Briggs




     What do you think you’ll read next?
Addio a Berlino di Christopher Isherwood




e voi cosa state leggendo?

martedì 27 gennaio 2015

Top Ten Tuesday 22 - 10 libri che vorrei leggere con il Club del Libro

Nuovo appuntamento con la rubrica Top Ten Tuesday, il meme creato dal blog “The Broke and the Bookish”.

Per partecipare bisogna rispondere alla domanda a tema che trovate qui e stilare una top 10 personale.

Questa settimana devo scegliere 10 libri che vorrei leggere con il Club del Libro della mia città (Top Ten Books I'd Love to Read With My Book Club)


Questa è la mia lista:

1)  Jane Eyre di Charlotte Bronte


2) Rebecca la prima moglie di Daphne Du Maurier


3) The Giver di Lois Lowry


4) Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar


5) Norwegian Wood di Haruki Murakami


6) I racconti del terrore di Edgar Allan Poe


 7) Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov


8) L'idiota di Fedor Michajlov Dostoevskij


9) Apologia di Socrate - Critone di Platone


10) Revolutionary Road di Richard Yates




lunedì 26 gennaio 2015

Se questo è un uomo di Primo Levi



Se questo è un uomo
(1947)

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

domenica 25 gennaio 2015

Segnalazione: La ferocia di Nicola Lagioia

Oggi vi segnalo "La ferocia", l’ultimo romanzo di Nicola Lagioia autore italiano di romanzi e racconti.
E' ambientato nella mia città (Bari) e la trama mi incuriosisce molto. E’ uno scrittore che ho scoperto da poco ma ha al suo attivo varie pubblicazioni con Minimum Fax, Laterza, Fazi, ed Einaudi.

Questa è la trama:

In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. È
nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. Quando, poche ore dopo, verrà ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima figlia della più influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate cosi? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli - in particolare quello con Michele, l'ombroso, il diverso, il ribelle - può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell'azione, Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.

Titolo: La ferocia
Autore: Nicola Lagioia
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Data di Pubblicazione: Settembre 2014
ISBN: 880621456X
ISBN-13: 9788806214562
Pagine: 411
Prezzo: €. 19,50

sabato 24 gennaio 2015

Wishlist 2015 (4)

Questa settimana ho aggiunto due titoli di Nick Hornby, autore inglese che conosco di fama e per alcune trasposizioni cinematografiche dei suoi libri (come About a boy - Un ragazzo e L'amore in gioco).

Ho scelto “Febbre a 90°” e “Alta fedeltà”

“Febbre a 90°”

Raccontando la sua storia di tifoso, Nick Hornby ci descrive i multiformi aspetti di un'ossessione: le abitudini, i riti, i tic, i sogni, le depressioni di un assiduo frequentatore di stadi. I molti appassionati del calcio possono ritrovare in questo racconto una parte della loro stessa vita. Perché la febbre del calcio, a tutte le latitudini, sembra essere la stessa e sembra rispecchiare le venture e le sventure della vita privata.

Titolo: Febbre a 90°
Autore: Nick Hornby
Traduttori: Pedrotti F., Willis L.
Editore: Guanda
Collana: Le Fenici tascabili
Data di Pubblicazione: Maggio 2001
ISBN: 8882463478
ISBN-13: 9788882463472
Pagine: 256
Prezzo: €. 10,00

“Alta fedeltà”

In una Londra irrequieta e vibrante, le avventure, gli amori, la passione per la musica, i sogni e le disillusioni
di una generazione di trentenni ancora pieni di voglia di vivere. Romanzo che ha inaugurato il nuovo filone della letteratura "confessionale" maschile.

Titolo: Alta fedeltà
Autore: Nick Hornby
Traduttore: Noulian L.
Editore: Guanda
Collana: Le Fenici tascabili
Data di Pubblicazione: Aprile 1999
ISBN: 8882461521
ISBN-13: 9788882461522
Pagine: 253
Prezzo: €. 11,00

venerdì 23 gennaio 2015

La cavalla storna di Giovanni Pascoli


Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.
I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.
Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;
che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.
Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:
« O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;
il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non tocco' mai briglie.
Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu dai retta alla sua piccola mano.
Tu c'hai nel cuore la marina brulla,
tu dai retta alla sua voce fanciulla».
La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:
« O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte
O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;
sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:
adagio seguitasti la tua via,
perché facesse in pace l'agonia. . . »
La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
oh! due parole egli dove' pur dire!
E tu capisci, ma non sai ridire.
Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,
con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi:
lo riportavi tra il morir del sole,
perché udissimo noi le sue parole».
Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbraccio' su la criniera.
« O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!
a me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona. . . Ma parlar non sai!
Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una una cosa!
Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.
Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come».
Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.
La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.
Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome. . . Sonò alto un nitrito.

giovedì 22 gennaio 2015

Segnalazione: Arcano 21 di Luca Ragagnin

Ho notato in libreria un altro titolo della Del Vecchio Editore, casa editrice che ho segnalato due settimane fa con "le stanze dei fantasmi".
Il protagonista è un librario che dialoga con i personaggi più amati della letteratura mondiale.
Sto parlando di

Arcano 21 di Luca Ragagnin

scrittore e paroliere italiano.

Questa è la trama:

"Arcano 21" è la cronaca a posteriori di un "viaggio" nel meraviglioso mondo delle librerie viste dal di dentro. Un libraio di lungo corso narra la sua discesa negli inferi del micromondo del mercato librario con tutta la teoria di personaggi grotteschi ed esilaranti, situazioni raccapriccianti e surreali, visioni del mondo e identità di varia natura. Davanti agli occhi sfilano la libreria "alternativa" e culturale, poi quella della cooperativa universitaria, e poi, perché no, la bancarella cittadina, la libreria "di servizio" per gli studenti, e anche la libreria di catena. E nella testa del narratore tutti i personaggi più amati della letteratura mondiale, da Don Chisciotte a Siddharta a Don Ciccio Ingravallo, che si incontrano e dialogano l'un con l'altro restituendo di volta in volta un punto di vista decisamente peculiare sugli eventi narrati. Immagini mentali ma forse no, i personaggi si fanno a tratti più reali del reale: il loro intervento scompone il susseguirsi lineare degli eventi, e insieme contribuisce a legare gli avvenimenti e le conseguenze su un piano meno concreto, dove regnano l'ironia e la satira. E poi, d'improvviso, ecco che il lettore viene guidato da un terzo filo, che percorre e tocca ogni pagina: per tutto il romanzo, seguiamo le vicende di un glicine, che nasce e sboccia, e il cui destino è legato saldamente a quello del protagonista. 

L'autore 

Luca Ragagnin è un virtuoso della parola. Nato a Torino nel 1965, incomincia a scrivere racconti e poesie nei primi anni ’80, poi si dedica alla scrittura teatrale, e dal 1994 collabora come paroliere con diversi musicisti tra i quali i Subsonica. Nel 1995 vince il PREMIO MONTALE per la poesia con una silloge inedita L’angelo impara a cadere, pubblicata l’anno successivo dall’editore Scheiwiller. Collabora con quotidiani e riviste di vario genere. Nel 2007, insieme a Enrico Remmert, adatta per il teatro il libro Elogio della sbronza consapevole. Nel 2009, sempre con Enrico Remmert, scrive 2984, testo teatrale ispirato a 1984 di George Orwell. Nel 2012 scrive per Lella Costa Elsa Shocking, monologo basato sull’autobiografia di Elsa Schiaparelli Shocking Life e nel 2014 scrive per Angela Baraldi lo spettacolo The Wedding Singers. Le sue poesie sono tradotte in diversi Paesi europei.

Titolo: Arcano 21
Autore: Luca Ragagnin
Editore: Del Vecchio Editore
Collana: Formelunghe
Data di Pubblicazione: Novembre 2014
ISBN: 8861100996
ISBN-13: 9788861100992
Pagine: 469
Prezzo: €. 16,80

mercoledì 21 gennaio 2015

Www…Wednesdays 2015 (03)


Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale: Www…Wednesdays ideata da MizB di Should be reading

Per partecipare basta rispondere alle seguenti tre domande:

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Queste sono le mie risposte:


What are you currently reading?
 
Sto leggendo:


La generazione dei Dalek. Doctor Who di Nicholas Briggs



What did you recently finish reading?

 Ho letto

Disturbo della quiete pubblica di Richard Yates




     What do you think you’ll read next?

Il Signore delle Mosche di William Golding


e voi cosa state leggendo?

martedì 20 gennaio 2015

Top Ten Tuesday 21 - 10 libri che ho deciso di leggere nel 2015


Torna l'appuntamento con la rubrica Top Ten Tuesday, il meme creato dal blog “The Broke and the Bookish”.

Per partecipare bisogna rispondere alla domanda a tema che trovate qui e stilare una top 10 personale.

Questa settimana posso scegliere un argomento a piacere (Top 10 freebie) e ho deciso di compilare una classifica dei


 10 libri che ho deciso di leggere nel 2015 

Questi sono i titoli:

1) Il signore delle mosche di William Golding


2) Addio a Berlino di Christopher Isherwood


3) The Bourne identity di Robert Ludlum


4) Chi ti credi di essere? di Alice Munro


5) La ragazza dello Sputnik di Murakami Haruki


6) Il giro di vite di Henry James


7) I fratelli Karamazov di Fëdor Michajlovič Dostoevskij


8) Socrate di Giovanni Reale


9) Il ciclo delle fondazioni di Isaac Asimov


10) La tomba di Alessandro di Valerio Massimo Manfredi 


lunedì 19 gennaio 2015

Il corvo di Edgar Allan Poe

Ricorre oggi l'anniversario della nascita di Edgar Allan Poe (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849) e per celebrare questo evento vi propongo la sua poesia più famosa:

Il corvo

Mentre, debole e stanco, verso la mezzanotte
scorrea d’antico libro pagine strane e dotte
sonnecchiando, ad un tratto come un picchio ascoltai,
un lieve, un gentil picchio de la mia stanza all’uscio.
- E` qualcuno che picchia de la mia stanza all’uscio,
e non altro, – pensai.
Ricordo. Era il dicembre freddo, e ogni tizzo lento
si spegnea disegnando l’ombra sul pavimento.
Il dì solo anelavo – dacchè invano cercai
oblio nei libri al duolo per la morta Leonora –
per te, raggiante vergine, che in ciel chiaman Leonora,
e qui nome non hai.
E il triste incerto fremito de le rosse cortine
tema ignota e fantastica m’incutea senza fine,
sì che, a calmare i battiti del cuore, io mi levai;
indi: – E` qualcun che picchia de la mia stanza all’uscio,
qualcun che varcar vuole de la mia stanza l’uscio,
non altro, – mormorai.
Calmato allor lo spirito, senza esitare ancora:
- Da voi perdono imploro, signor – dissi – o signora;
ma il fatto è che dormivo, e voi pur piano assai
picchiaste, così lieve della mia stanza a l’uscio,
che avervi udito appena mi pare. – Ed aprii l’uscio;
ma sol bujo trovai.
Dubbio e timor nel bujo m’assalsero, e stupito
restai, sogni seguendo che mai uomo ha seguito;
ma ognor silenzio e tenebre intorno a me scrutai,
sol bisbigliossi un motto, il nome di Leonora!
Lo dissi io stesso, e l’eco rimormorò: Leonora!
Sol questo e nulla mai.
Tornando nella camera con lo spirito agitato,
ecco il picchio ripetersi d’un tratto e più spiccato.
- Oh! certo è a la finestra che battono, – esclamai, -
è là, su la persiana; scopriamo un tal mistero…
tregua un istante, o cuore; scopriamo un tal mistero…
Sarà il vento, – pensai.
A spalancar le imposte mossi, e, agitando l’ale,
entrò un bel corvo antico in aria trionfale.
Non fe’ saluto alcuno, arrestossi mai,
finché, come un padrone, posò lì sopra l’uscio,
di Pallade su un busto, proprio lì sopra a l’uscio.
Fermossi e l’osservai.
E allor lassù mirando quel nero uccello assiso,
il suo grave contegno mi diè lieve un sorriso.
- Rasa hai la cresta, – dissi, – ma un vinto non sarai.
Corvo spettral che vieni tristo dai regni bui,
parla, qual’ è il tuo nome, laggiù nei regni bui?
E il corvo: Non più mai!
Gran meraviglia io m’ebbi quell’uccello ad udire,
benché il motto sì incerto poco volesse dire;
ma pur quella fantastica parvenza io l’accettai,
poiché vedea l’uccello giù, al di sopra dell’uscio,
bestia o uccello, sul busto giù al di sopra dell’uscio,
col nome: Non più mai!
Ma non disse oltre il corvo, fermo sul busto e assorto,
come se pronunziando quel motto ei fosse morto.
Nulla s’intese, e alcuna piuma non mosse mai,
infin ch’io ripetei: – Altri fuggiron via;
ei pur n’andrà siccome le mie speranze via.
E l’uccello: Non mai!
Atterrito da l’arida risposta così adatta:
- Oh, senza dubbio – dissi – d’un corvo qui si tratta,
al quale un infelice padron stretto ne’ guai,
cantando con le lugubri nenie le sue meschine
speranze, in ritornello avrà insegnato alfine
quel triste: Non più mai!
E poiché l’alma al riso moveami ancor l’aspetto
del corvo, il seggiolone volsi a lui dirimpetto,
e tosto dietro a innumeri fantasie mi lanciai
per saper che volesse quel triste antico uccello,
quello sgraziato e magro, spettrale antico uccello
dir con il suo Non mai!
Così fantasticando stetti, senza parlare;
ma dai suoi occhi il cuore io mi sentia bruciare;
un pezzo stetti, e il capo sul velluto appoggiai
del sedil, che la lampada irradiava da l’alto,
la violacea stoffa irradiata da l’alto,
ch’Ella ha lasciato ormai.
Allor dei passi d’angeli udir mi parve e denso
L’aere intorno farsi d’indivisibile incenso.
- Malvagio, a mezzo d’angeli ti manda Iddio, – gridai –
riposo da le assidue memorie di Leonora;
bevi l’oblio, dimentica la perduta Leonora!
Disse il corvo: Non mai!
Profeta, – io feci, – e sempre tal, sia uccello o infido
spettro, ti spinga l’Erebo o la tempesta al lido, –
tu che su questa terra desolata ten vai,
per la mia tetra casa; dimmi schietto, t’imploro:
v’è pace almeno in Galaad?…dimmi, dimmi, t’imploro!
E il corvo: Non più mai!
Profeta – io ripetetti, – sia uccello o spettro errante –
Dimmi, pel Dio che adori, per quel ciel scintillante:
potrà in un Eden lunge l’anima triste assai
trovar la dolce vergine che chiamano Leonora,
la vergine che gli angeli ora chiaman Leonora?
Disse il corvo: Più mai!
Demone o uccello, parti, – proruppi allora, – ai boschi
torna, fra le tempeste, di Pluto ai regni foschi,
né una penna in ricordo di quel che detto or hai
resti! a la solitudine mi lascia, e sgombra via
dal busto! Oh, il becco levami dal core, e sgombra via!
Disse il corvo: Non mai!
E là, senza più muoversi, rimane esso a guardare,
fermo sul busto pallido, de l’uscio al limitare.
Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai! 

Traduzione di Francesco Contaldi (1865-1903)

L'autore 

EDGAR ALLAN POE (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849), giornalista di professione, nella sua breve e tormentata vita che lo ha reso l'archetipo dell'artista trasgressivo ed emarginato, ha attraversato con straordinaria perizia tutti i generi letterari: dalla poesia al romanzo (_Storia di Arthur Gordon Pym)_, al racconto (_Racconti del terrore e del mistero_, _Racconti del grottesco e dell'arabesco_, _Racconti straordinari_), alla saggistica (_Eureka_, _La filosofia della composizione_). Molti dei suoi lavori hanno avuto degli adattamenti cinematografici nel corso degli anni, e la sua stessa vita è soggetto per film e pièce teatrali.
Considerato l'inventore del giallo psicologico e uno dei precursori della fantascienza, E.A. Poe è uno dei più grandi autori di lingua inglese di tutti i tempi.

domenica 18 gennaio 2015

Segnalazione: I tre giorni di Pompei: 23-25 ottobre 79 d. C. Ora per ora, la più grande tragedia dell'antichità di Alberto Angela

Ho assistito all'incontro di Alberto Angela alla "Feltrinelli" della mia città e il suo nuovo saggio mi ha davvero incuriosita. Descrive gli ultimi giorni di Pompei attraverso la voce di alcuni personaggi storicamente esistiti.

Questa è la trama:


 I tre giorni di Pompei: 23-25 ottobre 79 d. C. Ora per ora, la più grande tragedia dell'antichità

Il 24 ottobre del 79 d.C. sembra un venerdì qualsiasi a Pompei, una città abitata da circa dodicimila persone che, come innumerevoli altre nell'Impero, lavorano, vanno alle terme, fanno l'amore. Ma alle 13 dal vicino Vesuvius si sprigiona una quantità di energia pari a cinquantamila bombe atomiche e, in meno di venti ore, sotto un diluvio ustionante di ceneri e gas, Pompei è soffocata da sei metri di pomici, mentre la vicina Ercolano viene sepolta sotto venti metri di fanghi compatti. Migliaia di uomini e donne cercano di scappare, invocano gli dèi, ma trovano una morte orribile. E solo in epoca moderna saranno scoperti alcuni dei loro corpi, contorti nella disperazione della fuga. Dopo molti anni passati a studiare la zona vesuviana, con il supporto di archeologi e vulcanologi Alberto Angela ricostruisce come in presa diretta i giorni che ne segnarono il tragico destino. Per farci respirare le atmosfere di quei momenti, individua alcuni personaggi storicamente esistiti la ricca matrona Rectina, un cinico banchiere, un politico ambizioso... - e li segue passo dopo passo, in un percorso che si può fare ancora oggi, per strade, campagne, case o locali pubblici.


Titolo: I tre giorni di Pompei: 23-25 ottobre 79 d. C. Ora per ora, la più grande tragedia dell'antichità
Autore: Alberto Angela
Editore: Rizzoli
Data di Pubblicazione: Novembre 2014
ISBN: 8817077305
ISBN-13: 9788817077309
Pagine: 490
Prezzo: €. 20,00

sabato 17 gennaio 2015

Wishlist 2015 (3)

Questa settimana ho aggiunto nella mia infinita lista dei desideri una raccolta di racconti di Howard P. Lovecraft:

I capolavori

L'opera di Howard Phillips Lovecraft, per decenni superficialmente considerata letteratura "di genere", rappresenta in realtà un corpus narrativo capace di affascinare i lettori ben oltre i confini del fantastico. E i racconti qui racchiusi, scritti tra il 1917 e il 1935, sono testimonianza del meglio di una produzione letteraria frutto di una ricerca personale e del tutto originale, che ha saputo esprimere il buio di una condizione umana spiritualmente ferita. Un deserto dell'anima dal quale è possibile uscire solo attraverso il sogno, l'immaginazione che permette di indagare nella realtà del cosmo e nella profondità della mente. Lovecraft ci appare così come un esploratore dell'ignoto, un visionario che si è lasciato alle spalle l'orizzonte della quotidianità così come gli stereotipi della letteratura horror, con i suoi consueti scenari di tombe vuote e demoni, per approdare a un universo, esistenziale e letterario, assolutamente nuovo, fatto di ben più maestose e nello stesso tempo desolanti immagini. In un'epoca particolarmente tormentata, quella tra le due guerre mondiali, Lovecraft ci ha ricordato che l'orrore è inseparabile dall'uomo, un orrore costruito non da fantasmi e castelli maledetti, ma dal deserto del materialismo e della solitudine.

Titolo: I capolavori
Autore: Howard P. Lovecraft
Editore: Mondadori
Collana: Oscar grandi classici
Data di Pubblicazione: Luglio 2008
ISBN: 8804583304
ISBN-13: 9788804583301
Prezzo: €. 16,00

venerdì 16 gennaio 2015

La quiete dopo la tempesta di Giacomo Leopardi

La quiete dopo la tempesta

Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato
L'artigiano a mirar l'umido cielo,
Con l'opra in man, cantando,
Fassi in su l'uscio; a prova
Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua
Della novella piova;
E l'erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornaliero.
Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passegger che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core
Sì dolce, sì gradita
Quand'è, com'or, la vita?
Quando con tanto amore
L'uomo a' suoi studi intende?
O torna all'opre? o cosa nova imprende?
Quando de' mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d'affanno;
Gioia vana, ch'è frutto
Del passato timore, onde si scosse
E paventò la morte
Chi la vita abborria;
Onde in lungo tormento,
Fredde, tacite, smorte,
Sudàr le genti e palpitàr, vedendo
Mossi alle nostre offese
Folgori, nembi e vento.
O natura cortese,
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
È diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
Nasce d'affanno, è gran guadagno. Umana
Prole cara agli eterni! assai felice
Se respirar ti lice
D'alcun dolor: beata
Se te d'ogni dolor morte risana.

giovedì 15 gennaio 2015

Libri a basso costo (11)

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai romanzi a basso costo  (tascabili, pocket, ecc.).
Vi segnalo l'iniziativa della casa editrice Garzanti:  'I più grandi tra i Grandi Libri Garzanti' con una selezione di libri a €. 4,90 dal 15 gennaio al 15 marzo 2015.




Questi sono i titoli in promozione:


Stefan Zweig, Sovvertimento dei sensi
Stefan Zweig, Tramonto di un cuore
Vittorio Alfieri, Saul
Aristofane, Gli Acarnesi - Le Nuvole - Le Vespe - Gli Uccelli
Jane Austen, L'Abbazia di Northanger
Honoré de Balzac, Eugénie Grandet
Honoré de Balzac, Papà Goriot
Charles Baudelaire, I fiori del male
Giovanni Boccaccio, Decameron
Giacomo Casanova, Memorie scritte da lui medesimo
Joseph Conrad, Cuore di tenebra
Daniel Defoe, Moll Flanders
Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov
Eschilo, Prometeo incatenato - I Persiani - I sette contro Tebe - Le supplici
Victor Hugo, I miserabili
Guy de Maupassant, Racconti e novelle
Herman Melville, Moby Dick
Molière, L'avaro
Luigi Pirandello, Sei personaggi in cerca d'autore - Ciascuno a suo modo - Questa sera si recita a soggetto
Edgar Allan Poe, Racconti
Sallustio Crispo Gaio, La congiura di Catilina
William Shakespeare, Riccardo III
William Shakespeare, La tempesta
Mary Shelley, Frankenstein
Giovanni Verga, I Malavoglia

mercoledì 14 gennaio 2015

Www…Wednesdays 2015 (02)


Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale: Www…Wednesdays ideata da MizB di Should be reading

Per partecipare basta rispondere alle seguenti tre domande:

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Queste sono le mie risposte:



What are you currently reading?
 
Sto ancora leggendo:


Lettere a Lucilio di Seneca



e ho iniziato

Disturbo della quiete pubblica di Richard Yates

 


What did you recently finish reading?

 Ho letto

  Sanctus di Simon Toyne






     What do you think you’ll read next?

La generazione dei Dalek. Doctor Who di Nicholas Briggs




e voi cosa state leggendo?

martedì 13 gennaio 2015

Teaser Tuesdays 2015 (2)

Nuovo appuntamento con la rubrica "Teaser Tuesdays" ideata da MizB di Should Be Reading, nella sua versione classica.

Possono partecipare tutti i lettori, basta replicare al post.
Ma vediamo come funziona:


1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Apri una pagina a caso
3. Trascrivi un breve pezzo da quella pagina
4. Non scrivere spoilers.
5. Riporta titolo e autore del libro citato

Questo è il mio teaser della settimana:


“E che ne pensi di questo? Per tutto il viaggio di ritorno, non ho fatto altro che guardare questa bella carta di credito che mi hanno dato per i biglietti aerei. Sai che ci potrei fare con questa carta quando mi sento così? Potrei dire: all’inferno tut- to quanto. Saltare su uno di quegli uccelloni d’argento e filar- mela in qualche posto tipo Rio; e sbattermi al sole e bere e non far assolutamente niente, assolutamente niente finché...” “John, non voglio starti più a sentire. Dimmi perché non puoi tornare a casa”. 
"Lo vuoi veramente sapere, dolcezza? Perché ho paura che potrei uccidervi, ecco perché. Tutti e due”.

Disturbo della quiete pubblica di Richard Yates

lunedì 12 gennaio 2015

Gabriele D'Annunzio - La pioggia nel pineto

Gabriele D'Annunzio - La pioggia nel pineto

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.

domenica 11 gennaio 2015

Segnalazione: Fiabe Lapponi – AA.VV.


Questa settimana vi segnalo il primo titolo di una serie dedicata alle fiabe scandinave:

Fiabe Lapponi

pubblicato dalla casa editrice Iperborea, specializzata in narrativa del Nord Europa.

L’incanto del “c’era una volta” nelle più remote terre del Nord. In questa antologia di fiabe e leggende rivive il patrimonio di tradizioni, miti e credenze di quella che per lungo tempo è rimasta una minoranza etnica muta e isolata. Un mondo di magie e metamorfosi, di foreste stregate, accampamenti nomadi, cavalcate nella neve in sella alle renne, e grandi laghi attraversati sugli sci, dove la fantasia si combina con la realtà quotidiana e le usanze ancestrali del popolo sami. Un mondo in cui cacciatori e pescatori sfidano gli spiriti della terra in cerca di fortuna, salvano principesse rapite da demoni, affrontano prove per conquistare regni al di là del mare, destreggiandosi tra le profezie delle vecchie Gieddegæš, gli agguati dei giganti e gli inganni di orchi goffi come gli Stallo.

Primo volume di una serie dedicata alle fiabe scandinave, Fiabe lapponi attinge direttamente alle prime raccolte scritte nell’Ottocento, quando l’Europa, sulla scia dei fratelli Grimm, riscopriva il valore letterario di questo racconto orale. Una riscoperta che soprattutto per la Lapponia ha rappresentato anche una ricerca delle radici culturali e della propria indipendenza linguistica. Espressione di una saggezza popolare a volte amara, derivata dalle dure lezioni della natura e della Storia, ogni fiaba riserva qualche sorpresa, un crudo colpo di scena, un lieto fine mancato, una severa punizione per l’eroe non avveduto, e lasciando il dovuto spazio ai sogni e al gusto del narrare, racconta l’errare umano attraverso una smaliziata ironia.

Titolo originale: Fiabe Lapponi
Prima edizione: ottobre 2014
Nazione: Norvegia
Casa editrice: Iperborea
Postfazione di: Bruno Berni
Collana: Narrativa
Pagine: 192
ISBN: 9788870915389
Prezzo di copertina: € 15,00