Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale "Teaser Tuesdays" ideata da MizB di Should Be Reading
Possono partecipare tutti i lettori, basta replicare al post.
Ma vediamo come funziona:
1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Apri una pagina a caso
3. Trascrivi un breve pezzo da quella pagina
4. Non scrivere spoilers.
5. Riporta titolo e autore del libro citato
Ed ecco il mio Teaser di questa settimana:
Una domenica, uscendo dalla messa, il giovane si era sentito una mano sulla spalla.
Era Joan Marcel e lui aveva capito che il pittore lo aveva seguito.
"Non capisco cosa tu vada a fare in mezzo a tutti quei cristiani, se non ti degni nemmeno di fare il segno di croce all'ingresso della chiesa..." gli aveva detto, facendo dolorosa pressione con le dita.
Demetrio durante la funzione era una figura assente e vacua. Non riceveva l'eucarestia, non entrava nei confessionali, non chinava il capo, non s'inginocchiava.
Pregava a bassa voce, ma senza tenere le mani giunte. Il Padre Nostro era l'unica preghiera che aveva imparato e la ripeteva ad occhi chiusi, spesso rimanendo seduto sulla panca quando invece, intorno a lui, si erano tutti alzati in piedi o inginocchiati.
Demetrio dai capelli verdi di Marco Mazzanti
"Dobbiamo rispettare il prossimo. Per favore Flora,cerca di calmarti".
RispondiEliminaFlora scoppiò in una sonora risata, ma senza cattiveria. Abbracciò Elvy e la cullò avanti e indietro come se fosse una bambina che non capiva niente. Elvy la lasciò fare. "Nonna,nonna" sussurrò Flora "Tu credi che il mondo stia per finire e mi dici di stare calma". Elvy sorrise, dopotutto era divertente. Flora la lasciò, fece un passo indietro, giunse le mani e fece un inchino. Un gesto di saluto Hindu.
"come hai detto prima, io non condivido la tua fede. Ma quello che credo è che ci sarà un caos d'inferno. Avresti dovuto sentire la voce della centralinista di polizia. Sembrava avesse degli zombie che le soffiassero sul collo. Ci sarà il caos, tutto sarà diverso e mi piace da matti."
Libro: "L'estate dei morti viventi" di Lindqvist.
Il problema nasce quando meditiamo sul fatto che il nuovo individuo, che emerge dalla potenza all’atto quando la cellula uovo esegue le istruzioni del DNA, non si limita a funzionare, ma contiene al suo interno tutte le istruzioni necessarie per ri-petere l’intera sequenza. Per replicare se stesso. Poiché il file inserito nel DNA sembra compilato tramite un linguaggio di programmazione, ecco che la nostra sicurezza di trovarci di fronte ad un evento sì complicato, ma comunque meccanico, inizia a vacillare. Mentre possiamo accettare con facilità il concetto di un meccanismo complicato e singolare, ma privo di intelligenza, più difficile è accettare l’esistenza di un proget-to compilato tramite un linguaggio simbolico senza che alla base di questo linguaggio vi sia in qualche modo un motore in-telligente, sia pure remoto.
RispondiEliminaBagliori da un'intelligenza aliena (saggio) di Libero Gianni Cordela