Cari lettori, a partire da oggi troverete in libreria la prima traduzione italiana di un bestseller dell’era vittoriana, di una scrittrice e poetessa inglese sottovalutata dalla critica del tempo, ma apprezzata da lettori illustri come la Regina Vittoria e Winston e Randolph Churchill.
Sto parlando di Marie Corelli e del suo romanzo “Vendetta” edito dalla Gargoyle
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Immaginate che i vostri parenti e amici vi credano morti di colera. Di essere sepolti vivi e di risvegliarvi in una bara. Adesso, immaginate il disperato tentativo di risalire alla luce dagli oscuri meandri della vostra tomba per poi scoprire qualcosa di ancora più terribile... Nella Napoli di fine Ottocento, il conte Fabio Romani scopre un'atroce verità e decide di mettere in atto il suo castigo. Irriconoscibile e invecchiato dal colera, il conte assume una nuova identità e trova il modo di reinserirsi nell'alta società partenopea, riallacciando così sotto mentite spoglie il rapporto con la moglie che lo crede morto. Il tutto per portare a termine il suo diabolico piano di nemesi. "Vendetta!" è un'opera che celebra la follia, l'orrore e la decadenza umana al massimo stadio di degenerazione, e che ha fatto di Marie Corelli la regina del tardo-gotico di età vittoriana.
«[…] che cos’è l’immoralità, dopotutto? Nient’altro che una questione di opinioni. Prendete quello stereotipo di virtù che è la fedeltà coniugale. Dopotutto, a che cosa serve? A che cosa porta? Perché un uomo dovrebbe essere legato a una sola donna, quando ha abbastanza amore da poterne soddisfare venti? La graziosa ed esile ragazza che ha scelto come compagna nell’impulsività della giovinezza potrebbe essere diventata un orrore di donna, grassa, volgare e rubiconda, quando lui avrà raggiunto la piena virilità; eppure, finché lei è viva, la legge sostiene che l’alta marea della passione debba scorrere sempre nella stessa direzione, sempre sulla stessa spiaggia tediosa, piatta e inutile! La legge è assurda, ma esiste e, come naturale conseguenza, noi la infrangiamo. La società finge di essere inorridita quando lo facciamo, sì, lo so; ma è tutta una farsa».
• Titolo: Vendetta!
• Autore: Marie Corelli
• Traduttore: Meloni M.
• Editore: Gargoyle (collana Storie)
• Data di Pubblicazione: 2011
• ISBN: 9788889541548
L’autrice
Nata dall’unione illegittima tra Elizabeth Mills e il giornalista scozzese Charles Mackay, conosciuto anche come poeta e autore di canzoni, poco più che trentenne Mary Mackay (Londra 1855 - Stratford-on-Avon1924) si creò una nuova identità trasformandosi in “Marie Corelli”, figlia di un fantomatico conte italiano. Per incrementare il mistero attorno al suo nuovo personaggio – tra i più eccentrici dell’Inghilterra a cavallo tra XIX e XX secolo –, la scrittrice si lasciò fotografare raramente, parlando sempre di sé come una “bionda bellezza italiana”. La sua strepitosa avventura letteraria ed editoriale ha inizio con i romanzi The Romance of Two Words e Vendetta - The Story of One Forgotten, entrambi del 1886; complessivamente la Corelli pubblicò 31 titoli, di cui il più popolare, The Sorrows of Satana (1895), alla sua morte, aveva raggiunto le 60 ristampe, ispirando l’omonimo film di David W. Griffith, nel 1926. Di lì a un ventennio Marie Corelli arrivò a vendere anche 100.000 copie l’anno, diventando la regina dei bestseller d’epoca tardo-vittoriana ed edoardiana, superando in popolarità autori del calibro di H. G. Wells e Arthur Conan Doyle, e attirandosi vigorose invidie e antipatie, come quelle di Joseph Conrad e di Mark Twain. Oltre a essere apprezzata dai reali inglesi, in primis dalla regina Vittoria, ammiratrici della Corelli furono anche Margherita di Savoia e l’imperatrice Elisabetta d’Austria; l’impressionante numero di lettori dell’autrice londinese era formato però anche da esponenti della nobiltà colta (il poeta Alfred Tennyson), della classe politica (W. E. Gladstone, Randolph Churchill) e del clero – le sue opere, sovente in linea con il conformismo religioso dell’epoca, venivano citate nei sermoni domenicali –, nonché da operai, commesse e soldati al fronte, quest’ultimi la ringraziavano per lettera del ristoro ottenuto con i suoi romanzi. Il successo di Marie Corelli travalicava i confini del Regno Unito, giacché i suoi romanzi erano conosciuti anche nel resto d’Europa, e nelle colonie inglesi.
Marie Corelli non si sposò mai. Durante la sua istruzione parigina, la scrittrice conobbe Bertha Vyver, maggiore di un anno. Poco più che ventenni, le due amiche andarono a vivere insieme, restando unite fino alla morte di Mary, che lasciò a Bertha tutti i suoi averi. Sebbene la Corelli non si dichiarò mai lesbica, biografi e critici hanno più volte rilevato come, nei suoi romanzi, le descrizioni della bellezza femminile suggerissero un trasporto quasi sensuale, e come l’amore eterosessuale fosse spesso tratteggiato quale sentimento dagli aspetti patologici. Marie e Bertha sono sepolte vicine a Stratford-on-Avon, dove vissero sin dal 1901 risiedendo nella suggestiva “Mason Croft” – acquistata dalla scrittrice all’apice della sua popolarità – che rimase l’abitazione della Vyver fino alla sua morte avvenuta nel 1942, e che adesso è la sede dell’Istituto degli studi Shakespeariani dell’Università di Birmingham.
Davvero interessante, che ne pensate?
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