Recensione
Un autore come Alexandre Dumas (padre) non ha bisogno di presentazioni.
Ha conquistato generazioni di lettori grazie a capolavori come la trilogia de I tre moschettieri o Il Conte di Montecristo, ma “Il Tulipano Nero” è molto diverso, non ci sono duelli o grandi colpi di scena, ma una storia d’amore e “spionaggio”.
20 agosto 1672
Siamo in Olanda e precisamente a L’Aia.
Una folla di gente inferocita si sta dirigendo verso il Buitenhof, l’imponente prigione dove soggiorna da alcune settimane Cornelius De Witt, fratello dell’ex Gran Pensionario d’Olanda, Jan de Witt.
Cornelius è stato accusato di aver ordito un complotto contro lo Statolder dello Stato, il principe Guglielmo d'Orange (amatissimo dal popolo per le sue abilità strategiche), ma i giudici lo graziano e lo condannano a un esilio perpetuo della Repubblica.
Jan si reca in carcere per portare via il fratello e lasciare il paese.
Nella cella della prigione, Cornelius confida al fratello di aver affidato delle lettere pericolose al suo figlioccio, Cornelius Van Bearle, e prima di uscire dal carcere scrive una lettera al ragazzo per bruciare la corrispondenza.
Dopo aver mandato un messaggero a casa Van Bearle, i due fratelli escono dal carcere, ma la scorta è stata allontanata e i due de Witt vengono trucidati dalla folla (sobillati dai seguaci dello Statolder) ed esposti nella pubblica piazza.
Cornelius Van Bearle è un giovane ricco e di bell’aspetto che ha un solo scopo nella vita: coltivare i tulipani.
E’ il migliore della zona e provoca l’invidia e la gelosia del suo vicino di casa, Isaac Boxtel.
Nello stesso tempo la società di Orticoltura di Haarlem promette un premio di centomila fiorini a chi riuscirà a realizzare un tulipano nero.
Cornelius dopo tanti tentativi riesce a creare tre bulbi che realizzeranno il famigerato tulipano...
“Come sono lisci questi tre bulbi, come sono perfetti! Hanno un’aria malinconica che promette il nero ebano del mio tulipano!
A occhio nudo, sulla loro pelle non si scorge alcuna venatura.
Neppure una piccola macchia deturperà la veste del fiore che riuscirò a creare.”
Ma l’invidioso Boxtel cerca in ogni modo di appropriarsi dei preziosi bulbi, e per liberarsi di lui, trama alle sue spalle e lo fa incarcerare con l'accusa di alto tradimento.
Cornelius rischia il patibolo ma l’incontro con la giovane Rosa (la figlia del carceriere) gli cambierà la vita…
Qualche anno fa ho letto “I tre moschettieri” e “Robin Hood” e mi sono innamorata dello stile di Dumas e delle sue storie avventurose e ricche di colpi di scena.
Sono protagonisti che lasciano il segno ma Cornelius Van Bearle è molto diverso da loro, pensa solo ai tulipani e non ha altre ambizioni nella vita.
Devo ammettere che mi aspettavo un eroe con “E” maiuscola e invece la vera eroina della storia è la giovane Rosa, una ragazza coraggiosa e generosa che s’innamora del ragazzo e per lui è disposta a tutto, anche affrontare dei pericoli per mettere in salvo il tulipano nero.
E’ un romanzo che coinvolge il lettore grazie alla ricostruzione storica molto curata (soprattutto con l’omicidio dei fratelli de Witt) e lo stile scorrevole e avvincente.
Consigliato agli amanti del romanzo storico.
• Titolo: Il tulipano nero. Ediz. integrale
• Autore: Alexandre Dumas
• Editore: Newton Compton (collana Grandi tascabili economici)
• ISBN: 9788854119697
è un autore che mi è sempre piaciuto: questo libro però devo ancora leggerlo; grazie della segnalazione!!!
RispondiEliminaMa quest'edizione Newton com'è?
RispondiEliminaDi solito non godono di grande fama, quasi sempre gli utenti affermano che siano piene di refusi e con traduzioni di bassa qualità.
Ci possiamo fidare di questa?
purtroppo non ti posso aiutare, bisognerebbe leggere il testo originale e metterlo a confronto.
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