Barbara Risoli è un autrice di fantasy e romanzi storici.
Nel 2008 ha pubblicato “La stirpe” (Runde Taarn Edizioni) e “Il veleno del cuore” un romanzo storico sentimentale (0111 Edizioni), e nel 2010 il suo seguito “La giustizia del sangue” (0111 Edizioni).
Sempre nel 2008 ha pubblicato “L’errore di Cronos” (seconda edizione con la Runde Taarn Edizioni) primo romanzo di una trilogia fantasy mitologica ambientata nella Grecia antica ( potete trovare la mia recensione qui) e nel 2009 il suo seguito “La grazia del fato” ( 0111 Edizioni).
Barbara è stata così gentile da rispondere alle domande di questa intervista.
Ciao Barbara e benvenuta nel blog “Il libro eterno”, ti va di presentarti ai lettori?
Ecco. La domanda che più mi mette in crisi è sempre la prima. Mi si chiede di presentarmi, ma in che senso? Srotolare tutte le mie pubblicazioni mi sembra tedioso, anche perché oggi basta inserirmi in un motore di ricerca e zac! ‘Ecchila lì a Risoli’. E la Risoli ha 41 anni, è nata sotto il segno dei Gemelli e ama scrivere per divertirsi perché farlo deve prima di tutto divertirla, se mi ci annoio… mollo tutto e passo a un videogioco. Ecco, molto stringatamente questa sono io.
Vuoi parlarci della tua trilogia fantasy mitologica?
Per ora la prevista trilogia di quella che io definisco LA SAGA DEL TEMPO e ancora una duologia con il primo libro L’ERRORE DI CRONOS e il secondo LA GRAZIA DEL FATO. Inquadrata come fantasy, in realtà questa saga è mitologica fantastica con una buona componente romance che verte principalmente su una traslazione nel tempo. Una sedicenne un po’ fuori dalle righe nel suo tempo, capita nel tempo degli eroi e degli dei, quello della guerra di Troia, per intenderci, incontra Omero, Autolico, gli dei stessi e vari personaggi che andranno a creare un gruppo destinato ad avventure guidate da un Fato capriccioso e dittatore. Nel primo ‘episodio’ si fa la conoscenza della protagonista e del protagonista, re crudele e frenato da una profezia che sa farsi amare e odiare con eguale intensità. Nel secondo ‘episodio’ vi è la componente inevitabile della differenza di mentalità, di usanze e di abitudini. La figlia del futuro qui non riesce ad integrarsi pienamente nel tempo che lei stessa ha scelto e commette degli errori imperdonabili, risvegliando la parte peggiore del re, quella che nel primo era stata solo descritta, mai manifestata. Può bastare? O vogliamo anche dire come finisce? Ih!
Sto la lavorando sul terzo ‘episodio’ che vedrà l’entrata in scena di altri dei e un altro insolito viaggio nel tempo, con un ospite imprevisto (il regno di Astos evidentemente è allergico agli ospiti, non sono mai normali i visitatori di Dunamis). Altro non dico… anche perché il finale non lo so neppure io.
Gli dei giocano un ruolo fondamentale nella storia. Com’è nata la tua passione per la mitologia greca?
La mia passione per quella parte di Storia è sempre stata intrinseca, il mio interesse per gli eroi antichi anche. Poi, ammetto senza vergogna di avere frequentato un anno di liceo classico fallendo l’impresa (infatti sono ragioniera). Di quell’anno molto difficile e fallimentare però mi è rimasta l’ulteriore passione per la mitologia greca, nonché gli strumenti per conoscerla meglio e approfondirla.
Ci vuoi parlare degli altri romanzi che hai pubblicato?
Ogni pubblicazione è stata per me una gioia e una soddisfazione enorme. Non tanto per la pubblicazione vera e propria, bensì per il riscontro prevalentemente positivo che ho avuto da parte dei lettori, la maggior parte dei quali per me sconosciuti. E siccome io sostengo che il lettore è sovrano ed è colui che determina il successo di un libro… io ritengo di avere successo, ogni volta che qualcuno dice qualcosa di me e di ciò che scrivo. Questa stessa intervista è un successo per me.
Come noto, al di là della saga mitologica fantastica di cui ho parlato, ho scritto LA STIRPE (romanzo breve di fantascienza) e IL VELENO DEL CUORE/LA GIUSTIZIA DEL SANGUE, romance storici ad ambientazione nella Rivoluzione Francese.
Con “il veleno del cuore” e il suo seguito “la giustizia del sangue”, hai cambiato genere e sei passata dal fantasy al romanzo storico sentimentale.
Come mai hai deciso di ambientare la storia durante la rivoluzione francese? hai effettuato delle ricerche per la ricostruzione storica della trama?
In realtà non ho cambiato generi, li ho scritti in contemporanea. Non ho difficoltà a passare da un genere all’altro, sempre che lo stesso mi piaccia, ovviamente. Come noto e detto, scrivo fantascienza, fantasy e storico sentimentale.
L’ambientazione della Rivoluzione Francese è una scelta dettata da un’altra mia preferenza storica, se vogliamo. Sempre ‘vittima’ della scuola, questo periodo m’è sempre piaciuto, ma non in senso stretto (come ho già avuto modo di dire amare una rivoluzione è da pazzi), piuttosto per le idee che mi son fatta in merito ad ogni rivoluzione, per carattere io guardo sempre il lato oscuro, l’altra faccia della medaglia e anche in questo caso affermo senza timore che non è tutto oro ciò che luccica, tanto meno la fraternità, la libertà e l’uguaglianza. Le ricerche che ho effettuato sono state di perfezionamento, la base storica ce l’avevo di mio, ho ovviamente verificato le date, i tempi, i nomi reali da selezionare.
C'è un personaggio dei tuoi romanzi a cui ti sei particolarmente affezionata?
Si. C’è eccome. Io quel personaggio lì lo amo proprio, un amore viscerale che risale ai miei sedici anni e non l’ho mai più lasciato. Amo Dunamis di Astos, il re figlio del lupo protagonista della SAGA DEL TEMPO. Lui è, per i miei gusti, praticamente perfetto, l’uomo dei miei sogni su tutti i fronti, dall’aspetto fisico al carattere, dalle sconfitte alle rinascite. Tuttora, se mi si dice quel nome mi sciolgo come neve al sole, è successo proprio a Torino, durante la presentazione de LA GRAZIA DEL FATO. Cos’ha di eccezionale? E’ perfetto, tutto qui. E’ bellissimo, fortissimo, tormentatissimo, furbissimo, appassionatissimo, issimo insomma.
Poi, se vogliamo dirla tutta, non è che Dunamis piaccia solo a me… da quello che è stato detto dai lettori, o meglio, dalle lettrici.
Cosa ne pensi del panorama editoriale italiano?
Ahi! La domandaccia che io sono solita fare quando intervisto alla fine mi torna indietro come un boomerang. Il karma, OK.
Penso brutte cose. Una delle mie caratteristiche è quella di non nascondermi mai dietro un dito e dire ciò che penso nel rispetto però degli altri, dei nomi e della sensibilità altrui. Il panorama italiano è un deserto che non rende onore, che non dà l’idea di ciò che siamo, non passiamo per poeti, ma per illetterati che credono di poter spacciare per proprie idee altrui. Una cosa che non amo riscontrare negli esordienti, per esempio, è l’emulazione. Non credo che emulare sia saggio e tanto meno degno di uno scrittore. Bisogna creare, inventare, azzardare. Proporre il proposto cambiando il titolo, il nome o il colore del vestito è come quando ci si lamenta delle case editrici grosse che puntano solo sul collaudato e quindi degli esordienti non gliene frega niente. Sono due azioni identiche. Per quanto mi riguarda, io tento il nuovo, se poi non ci riesco, ne prendo atto e ciccia. Sinora non sono mai stata tacciata di emulazione o plagio, il massimo che mi è accaduto è stato quello di somigliare a qualche autore classicone, lusingandomi da una parte e dandomi una scossetta interiore dall’altra. Ma va bene così.
Se poi mi si chiede cosa penso delle case editrici sparse per il mondo, beh… lì avrei da scrivere un romanzo, ma mi limito a denunciare i millantatori che sono molti, quelli che ti osannano per strapparti il quattrino, pubblicarti e poi… ‘è l’autore che deve darsi da fare’, oppure ‘il tuo genere non è commerciabile’ (però prima era intriso di messaggi e adatto anche al pubblico della scuola materna! Che non sa leggere). Ciò che mi fa ridere di molte case editrici o presunte tali è la totale mancanza del senso degli affari. Non hanno interesse a vendere, non investono in pubblicità, si scocciano proprio se chiedi un pelo di visibilità. Non capisco… o meglio, capisco eccome e la cosa continua a farmi sorridere amaramente. Ci sono invece case editrici che si danno da fare pur essendo piccine, che crescono con i loro autori, che non denigrano il proprio prodotto. Non faccio nomi. Ho parlato abbastanza.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Scrivere. Che altro? Finire la trilogia della SAGA DEL TEMPO, in primis. Poi sembra che le avventure di Eufrasia e Venanzio piacciano, sto pensando ad un altro ‘episodio’ per i due tagliagola innamorati. Sto elaborando un romanzo escatologico e un altro storico sentimentale con ambientazione transilvana (No! Niente vampiri, lo dico prima).
Come detto, ogni attimo a me dedicato è un successo, anche questa intervista per la quale ringrazio.
Barbara Risoli
Grazie a te Barbara! e per chi volesse approfondire, questo è il blog dell'autrice http://risolibarbara.splinder.com/ e questo è il booktrailer del romanzo "il veleno del cuore"
Ringrazio per questa intervista e per la splendida impostazione visiva della stessa. Il momento per me è molto difficile a livello personale e queste sono soddisfazioni che alleggeriscono giorni pesanti. Ringrazio anche per questo, con il cuore.
RispondiEliminaBarbara Risoli
Figurati Barbara è stato un piacere, mi dispiace per il tuo momento difficile ma ti auguro di superare tutti i tuoi problemi
RispondiEliminaUn saluto
Ivana