Sto parlando di Anita Book e del suo romanzo d’esordio “Tutta colpa del Prof”.
Anita Book è nata e vive a Mesagne (BR).
Ha 22 anni ed è una grande e appassionata lettrice, come testimonia il suo blog
L'ora del libro.
Adora il manga giapponese Vampire Knights, Stephen King e le atmosfere gotiche.
L'ora del libro.
Adora il manga giapponese Vampire Knights, Stephen King e le atmosfere gotiche.
E' stata così gentile da rispondere alle domande di questa intervista.
Ciao Anita e benvenuta nel blog “Il libro eterno”, ti va di presentarti ai lettori?
Ciao Ivana e grazie a te per avermi invitata. Per me è un grande onore essere qui. Che dire di me? Forse molti mi conosceranno per via del blog, L'Ora del Libro, che gestisco oramai da un anno e che mi porta a scoprire ogni giorno, con indescrivibile gioia, un mondo di lettori nascosti. I sopravvissuti, come li chiamo io. La rete può rivelarsi un ottimo veicolo di comunicazione, di unione, se usato con il giusto equilibrio. Anita Book è una ragazza patologicamente affetta da sindrome libresca e credo che poche siano le possibilità di guarigione. Ma, dopotutto, chi è che vuole guarire? Insomma, la lettura è la droga più sana che possa esistere. I libri, per me, sono come creme anti-rughe e anti-cellullite per il cervello. Un trattamente efficace, fidatevi, per restare eternamente giovani di spirito e di sentimento. Provare per credere.
Sei una scrittrice e una blogger. Cosa rappresenta per te la scrittura?
Scrittrice. Devo abituarmi al suono di questa parola, anche se io non mi considero ancora tale. Insomma, sono appena agli inizi e il percorso è lungo e faticoso. Ma non impossibile. Ora, per rispondere alla tua domanda... Vedi, Ivana, io penso che la scrittura sia la lente d'ingrandimento del proprio mondo e del proprio cuore. Dico proprio perché ciascuno possiede delle lenti diverse. Quando si scrive, bé, si vedono cose. Si sogna a occhi aperti, si comprendono verità segrete. Si ritrova la propria ombra e la propria identità. E si avverte l'urgenza di trasformare tutto in qualcosa di più concreto, che abbia una forma, un corpo, una voce. Arrivano le parole, che sono fiumi in piena e che lo scrittore deve essere capace di domare. L'impetuosità di una storia può spesso annientarti, renderti schiavo. Si tratta di meccanismi magici e pericolosi al contempo, che conferiscono alla scrittura un potere di seduzione maggiore. Unico. Io sono serva delle parole, io sono l'archeologa in cerca dei fossili da riesumare. Perché questi fossili mi racconteranno...
Quali sono i tuoi autori preferiti?
Domanda critica per la sottoscritta. La mia lista di autori preferiti tende sempre ad aumentare. Tuttavia, ti cito gli esemplari: King, Harris, Hamilton, Lewis, Austen. Da loro è un continuo imparare.
Ci vuoi parlare del tuo romanzo d’esordio “Tutta colpa del Prof”?
Partiamo dal principio. La prima volta che Sarah, la protagonista della storia, mi venne a trovare mi disse chiaramente che non sarebbe scesa a compromessi. Che non avrei dovuto alterare il suo personaggio, anche se non mi sarebbero andate bene tante cose. Me lo fece promettere. E mi garantì che mi avrebbe fatto divertire parecchio. All'inizio, quando buttai giù la bozza del primo capitolo, ero un tantino sconvolta. Insomma, io e Sarah vivevamo su due mondi diversi. Lei ribelle, vivace, esuberante all'ennesima potenza. Io calma, riflessiva e sognatrice. Il rapporto è stato di odio e amore, lo ammetto. Ci sono stati momento atroci, in cui ho dovuto penare per arrivare a un accordo, però Sarah è stata anche capace di darmi tanto. Inaspettatamente. Il romanzo è rivolto principalmente a un pubblico di lettori giovani ma sono sicura che possa allietare anche i lettori più maturi. Parla d'amore, di quello un po' impossibile tra un'alunna e un professore. Lo fa con spensieratezza e una dose abbondante di ironia. Perché in fondo l'amore è davvero senza età, libero di attraversare i cieli più disparati. Nonostante gli imprevisti della vita.
C’è qualcosa di autobiografico?
Dovrò abituarmi anche a questa domanda.
Forse. Chissà. No. Sì. Boh. In effetti. Assolutamente.
Che metodo di lavoro hai seguito per scrivere il romanzo?
Lo pubblicavo a puntate su EFP, il portale italiano di fanfictions, nella categoria delle storie "originali". Capitoli a cascata, motivata anche dai meravigliosi commenti - me li porto tutti nel cuore - che mi lasciavano molti utenti lettori. Sarah si può dire che è cresciuta insieme a loro.
Dove possiamo acquistarlo?
Allora, per il momento esclusivamente sul sito della casa editrice. Vi basterà digitare il titolo del romanzo e potrete visitarne la pagina dedicata, con la possibilità di usufruire anche uno sconto. Tuttavia, mi è stata garantita una distribuzione nelle librerie. Voi provate a domandare, tentar non nuoce. E poi, mi aiuterete a spargere voce.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho già altri romanzi pronti e ho redatto una lista di case editrici alle quali spedirli. Niente e nessuno mi ferma più. Sarò una cantastorie, una ragazza sospesa tra due mondi. Vivrò per raccontare e racconterò per vivere.
Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Grazie ancora, Ivana, per questa meravigliosa opportunità. Sei stata gentilissima! Amici, spero che la chiacchierata vi sia piaciuta e, mi raccomando... continuiamo a diffondere il "virus". Ciao, ciao!
Ciao Ivana e grazie a te per avermi invitata. Per me è un grande onore essere qui. Che dire di me? Forse molti mi conosceranno per via del blog, L'Ora del Libro, che gestisco oramai da un anno e che mi porta a scoprire ogni giorno, con indescrivibile gioia, un mondo di lettori nascosti. I sopravvissuti, come li chiamo io. La rete può rivelarsi un ottimo veicolo di comunicazione, di unione, se usato con il giusto equilibrio. Anita Book è una ragazza patologicamente affetta da sindrome libresca e credo che poche siano le possibilità di guarigione. Ma, dopotutto, chi è che vuole guarire? Insomma, la lettura è la droga più sana che possa esistere. I libri, per me, sono come creme anti-rughe e anti-cellullite per il cervello. Un trattamente efficace, fidatevi, per restare eternamente giovani di spirito e di sentimento. Provare per credere.
Sei una scrittrice e una blogger. Cosa rappresenta per te la scrittura?
Scrittrice. Devo abituarmi al suono di questa parola, anche se io non mi considero ancora tale. Insomma, sono appena agli inizi e il percorso è lungo e faticoso. Ma non impossibile. Ora, per rispondere alla tua domanda... Vedi, Ivana, io penso che la scrittura sia la lente d'ingrandimento del proprio mondo e del proprio cuore. Dico proprio perché ciascuno possiede delle lenti diverse. Quando si scrive, bé, si vedono cose. Si sogna a occhi aperti, si comprendono verità segrete. Si ritrova la propria ombra e la propria identità. E si avverte l'urgenza di trasformare tutto in qualcosa di più concreto, che abbia una forma, un corpo, una voce. Arrivano le parole, che sono fiumi in piena e che lo scrittore deve essere capace di domare. L'impetuosità di una storia può spesso annientarti, renderti schiavo. Si tratta di meccanismi magici e pericolosi al contempo, che conferiscono alla scrittura un potere di seduzione maggiore. Unico. Io sono serva delle parole, io sono l'archeologa in cerca dei fossili da riesumare. Perché questi fossili mi racconteranno...
Quali sono i tuoi autori preferiti?
Domanda critica per la sottoscritta. La mia lista di autori preferiti tende sempre ad aumentare. Tuttavia, ti cito gli esemplari: King, Harris, Hamilton, Lewis, Austen. Da loro è un continuo imparare.
Ci vuoi parlare del tuo romanzo d’esordio “Tutta colpa del Prof”?
Partiamo dal principio. La prima volta che Sarah, la protagonista della storia, mi venne a trovare mi disse chiaramente che non sarebbe scesa a compromessi. Che non avrei dovuto alterare il suo personaggio, anche se non mi sarebbero andate bene tante cose. Me lo fece promettere. E mi garantì che mi avrebbe fatto divertire parecchio. All'inizio, quando buttai giù la bozza del primo capitolo, ero un tantino sconvolta. Insomma, io e Sarah vivevamo su due mondi diversi. Lei ribelle, vivace, esuberante all'ennesima potenza. Io calma, riflessiva e sognatrice. Il rapporto è stato di odio e amore, lo ammetto. Ci sono stati momento atroci, in cui ho dovuto penare per arrivare a un accordo, però Sarah è stata anche capace di darmi tanto. Inaspettatamente. Il romanzo è rivolto principalmente a un pubblico di lettori giovani ma sono sicura che possa allietare anche i lettori più maturi. Parla d'amore, di quello un po' impossibile tra un'alunna e un professore. Lo fa con spensieratezza e una dose abbondante di ironia. Perché in fondo l'amore è davvero senza età, libero di attraversare i cieli più disparati. Nonostante gli imprevisti della vita.
C’è qualcosa di autobiografico?
Dovrò abituarmi anche a questa domanda.
Forse. Chissà. No. Sì. Boh. In effetti. Assolutamente.
Che metodo di lavoro hai seguito per scrivere il romanzo?
Lo pubblicavo a puntate su EFP, il portale italiano di fanfictions, nella categoria delle storie "originali". Capitoli a cascata, motivata anche dai meravigliosi commenti - me li porto tutti nel cuore - che mi lasciavano molti utenti lettori. Sarah si può dire che è cresciuta insieme a loro.
Dove possiamo acquistarlo?
Allora, per il momento esclusivamente sul sito della casa editrice. Vi basterà digitare il titolo del romanzo e potrete visitarne la pagina dedicata, con la possibilità di usufruire anche uno sconto. Tuttavia, mi è stata garantita una distribuzione nelle librerie. Voi provate a domandare, tentar non nuoce. E poi, mi aiuterete a spargere voce.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho già altri romanzi pronti e ho redatto una lista di case editrici alle quali spedirli. Niente e nessuno mi ferma più. Sarò una cantastorie, una ragazza sospesa tra due mondi. Vivrò per raccontare e racconterò per vivere.
Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Grazie ancora, Ivana, per questa meravigliosa opportunità. Sei stata gentilissima! Amici, spero che la chiacchierata vi sia piaciuta e, mi raccomando... continuiamo a diffondere il "virus". Ciao, ciao!
Grazie a te Anita!
Il libro
Sarah è una diciannovenne alle prese con l'università e con il resto del mondo che sta aspettando che cresca. È una ragazza di un'esuberanza speciale che vi accoglierà nel suo mondo con un dolce, dolcissimo sorriso. Sarah vi racconterà la sua vita di giovane studentessa alle prese con una struggente storia d'amore. Lui è il suo professore, giovane uomo che incarnerà le sembianze di un angelo, tanto è bello. Tutto appare "fantastico": Sarah è bravissima a disegnare con le parole la sua vivace realtà. Vi presenterà i suoi genitori, i suoi compagni, la sua migliore amica Martina. Vi ritroverete in casa sua mentre discute con i genitori, o nelle aule dell'università o al bar. Sarete testimoni della grandezza del sentimento che avvolge lei e il suo prof. Attenzione, però, non distraetevi, sarete coinvolti nella rappresentazione e, all'improvviso, Sarah vi farà una sorpresa. In fondo la vita è piena di sorprese; il segreto per affrontare situazioni inaspettate sta forse nella grande vitalità che Sarah esprime come tutti i suoi coetanei: la sensazione di vivere in una realtà parallela, con le sue forme, con il suo linguaggio, con le più scanzonate e rosee prospettive. E con uno schermo buio, che Sarah riaccende subito e velocemente riempie di colore.
Titolo: Tutta colpa del Prof.
Autore: Anita Book
Editore: Gruppo Albatros (Il Filo)
Pagine: 225
Prezzo: 13, 90 €
Isbn: 978-88-567-3616-8
Il booktrailer
Bellissima intervista!! Complimenti a entrambe!!!:)
RispondiEliminaAnita, sei fantastica, bellissime parole....continua così!!^^
Grazie Morna :-)
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