Considerato dall’autore un «vero peccato di gioventù», Le storie del castello di Trezza rappresenta uno degli ultimi retaggi del Verga pre-verista, quel «poeta delle duchesse» come lui stesso si definì durante la stagione di romanziere mondano nei bei salotti milanesi. Lontano anni luce dai pescatori della medesima Trezza ritratti nei Malavoglia e, soprattutto, dalla straordinaria tecnica narrativa adottata dallo scrittore siciliano per presentarceli, questo racconto appare tipicamente incardinato nel genere gotico e vagamente noir: un castello medievale fosco e tetro, un fantasma e un’antica vicenda di amore e morte. Ingredienti tali da esercitare una fascinazione micidiale sulla annoiata e borghese Matilde, provocandole una sorta di tragica immedesimazione, che vince i limiti del tempo e dello spazio...
Recensione
Un castello infestato dai fantasmi? Non è una novità, ma la vera anomalia non è la trama ma il suo autore: Giovanni Verga.
Conosciamo tutti la sua produzione letteraria, le sue opere dedicate ai poveri, agli umili, ai “vinti”, ma questa novella è stata scritta nei suoi anni milanesi (contenuta nella raccolta “Primavera e altri racconti” e pubblicata nel 1876) e definita dall'autore come un «vero peccato di gioventù», un vero peccato che non abbia scritto altre storie così! aggiungo io…
Nel racconto, una comitiva di amici visita le rovine del Castello di Trezza (paese a nord di Catania), e Luciano (uno del gruppo) narra a una coppia di coniugi, Matilde e Giordano, un’antica leggenda medievale…
Il rozzo barone Garzia d’Arvelo, vedovo da tempo, si risposa con una donna dalla forte personalità. Ma dopo le nozze, al castello e in paese iniziano a circolare strane dicerie circa le ‘apparizioni’ di un “fantasma” che ha spaventato gli uomini più coraggiosi del barone.
La nuova baronessa non crede a queste storie ma una notte sente dei lamenti e ne parla con il marito. Il barone infuriato, pensa a uno scherzo e decide di aspettare tutta la notte “il fantasma”…
Il fantasma appare e altri non è che la prima moglie del barone, donna Violante, che si era uccisa qualche tempo prima…
Questo racconto mi ha piacevolmente sorpreso, abituata al Verga “verista” non mi aspettavo un racconto così ricco di mistero e suspance, e con un’ambientazione gotica molto suggestiva (il cupo Castello di Trezza); non solo ma l’autore utilizza vari salti temporali e ci racconta “due storie” quella tragica e antica di donna Violante e il marito Don Garzia e quella attuale di Matilde, Luciano e Giordano, "una storia nella storia".
Consigliato!
Titolo: Le storie del castello di Trezza
Autore: Giovanni Verga
Editore: Leone (collana I leoncini)
Data di Pubblicazione: 2010
ISBN: 9788863930214
Dettagli: p. 80
Reparto: Narrativa italiana
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