giovedì 26 agosto 2010

Celebrazione della lucertola - Jim Morrison


Leoni che vagano per la strada
Cani in calore, rabbiosi, con la schiuma in bocca
Una bestia rinchiusa nel cuore della città
Il corpo di sua madre
Marcisce nella terra estiva
Lui scappa dalla città
E’stato nel profondo sud e ha attraversato i confini
ha lasciato caos e disordine
alle sue spalle

Una mattina si é svegliato in un verde hotel
Con una strana creatura che geme al suo fianco
Sudore gocciolava dalla sua pelle splendente

C’é qualcuno?
la cerimonia sta per iniziare

Svegliati!
non riesci a ricordare dov’era
Era finito il sogno?

Il serpente era di un oro pallido
Smaltato e lucente
Avevamo paura di toccarlo
Le lenzuola erano calde prigioni di morte

Ora, corri verso lo specchio in bagno
guarda!
Non riesco a vivere quei suoi lenti movimenti
Perdo il controllo
Le fresche e lisce piastrelle
Sentono il buon sangue fresco e pungente
I calmi sibilanti serpentidi pioggia..

Una volta facevo un piccolo gioco
Mi piaceva strisciare indietro nel mio cervello
Penso che sai di che gioco sto parlando
Intendo il gioco chiamato “impazzire”

Ora devi provare questo piccolo gioco
Chiudi gli occhi e dimentica il tuo nome
Dimentica il mondo, dimentica la gente
E costruiremo un campanile differente

Questo giochetto è divertente da fare
Chiudi gli occhi, non puoi perdere
Io sono qui, lo faccio anch'io
Lasciati andare, stiamo entrando dentro

La strada del ritorno nel profondo dei ricordi
Indietro dove non ci sarà mai sofferenza
e la pioggia scende gentile sulla città
nel labirinto delle correnti
Al di sotto, la presenza quieta e soprannaturale
di nervosi paesani nelle calme colline circostanti
Abbondante di rettili
Fossili, cave, fresche alture

Ogni casa della stessa forma
finestre aperte
Auto bestiali chiuse fino al mattino
Tutti dormono ora
Coperte silenti, specchi assenti
Polvere cieca sotto i letti di coppie oneste
Ferita nelle lenzuola
e figlie soddisfatte
con occhi di sperma nei capezzoli

Aspetta
C’è stato un massacro qui
(non smettere di parlare o di guardare in giro
I tuoi guanti & i fan sono a terra
Stiamo scappando dalla città
Stiamo scappando di corsa
E tu sei quello che voglio che venga)

Non toccare la terra
Non guardare il sole
non si puo fare nient'altro che
correre, correre, correre
corriamo

La casa sulla collina
La luna scende lentamente
Ombre degli alberi
testimoniando la brezza selvaggia
Vieni baby corri con me
corriamo

corri con me
corri con me
corri con me
corriamo



La villa è calda, in cima alla collina
Camere eleganti e confortevoli
Braccioli rossi di lussuose poltrone
e tu non saprai niente finché non entri dentro

Il corpo del presidente morto nella sua auto
Il motore gira su colla e catrame
Vieni, non andiamo molto lontano
Verso est per incontrare Czar

Alcuni fuorilegge abitano sulle rive del lago
La figlia del ministro innamorata del serpente
Che abita nel pozzo al bordo della strada
Svegliati, ragazza! Siamo quasi a casa

Sole, sole, sole
Brucia, brucia, brucia
Presto, presto, presto
Luna, luna, luna
voglio averti
presto!
presto!
presto!

Lascia suonare le campane del luna-park
Lascia cantare il serpente
Lascia ogni cosa

Arrivammo laggiù
I fiumi e le autostrade
arriviamo laggiù dalle
Foreste e dalle cascate

Arrivammo da
Carson e Springfield
Arrivammo da
Phoenix affascinati
e posso dirti
I nomi del regno
Posso dirti
Le cose che sai
Ascoltando per un minuto di silenzio
Scalando vallate nell’ombra

Sono il re lucertola
posso fare tutto cio che voglio
Posso fermare la terra nel suo cammino
Ho fatto in modo che le macchine blu se ne andassero

Per sette anni ho vissuto
nel palazzo perduto dell’esilio
giocando strani giochi
Con le ragazze dell’isola

Ora sono tornato
Nella terra del giusto, del forte e del saggio
Fratelli e sorelle della pallida foresta
o bambini della notte
Chi tra voi vuole correre con la caccia?

Ora la notte arriva con la sua legione viola
Ritirati ora nelle tue tende e nei tuoi sogni
Domani entriamo nella mia città natale
voglio essere pronto

2 commenti:

  1. massima espressività di genio e sregolatezza...
    grazie per averla pubblicata.
    Claudio

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