sabato 15 maggio 2010

Memorie di Adriano - Marguerite Yourcenar

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Giudicando la propria vita di uomo e l'opera politica, Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell'umano, eredità che gli proviene dai Greci, lo sprona a pensare e servire sino alla fine. "Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo" afferma, personaggio che porta su di sé i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicità e il metodo, fra l'intelligenza e la volontà. I "Taccuini di appunti" dell'autrice (annotazioni di studio, lampi di autobiografia, ricordi, vicissitudini della scrittura) perfezionano la conoscenza di un'opera che fu pensata, composta, smarrita, corretta per quasi un trentennio.

Commento

"La mia vita ha contorni meno netti: come spesso accade, la definisce con maggiore esattezza proprio quello che non sono stato: buon soldato, NON grande uomo di guerra; amatore d'arte, NON artista come credette d'essere Nerone alla sua morte; capace di delitti, ma NON carico di delitti”

Adriano in fin di vita, scrive una lunga lettera al nipote Marco Aurelio e diventa “lo sfogo d'un uomo che non ha più l'energia necessaria per applicarsi a lungo agli affari dello Stato; la meditazione scritta d'un malato che dà udienza ai ricordi” parla della sua giovinezza, del suo matrimonio, della carica d'Imperatore, dell'immenso amore per Antinoo (e la disperazione per la sua morte) e della guerra contro gli ebrei.
Ho letto da poco Memorie di Adriano e mi sono innamorata della splendida scrittura della Yourcenar, sembra una poesia. Non è un romanzo da leggere sotto l'ombrellone, ci vuole impegno e costanza, può sembrare noioso, ma alla fine ti lascia tanto.
Entrare nella mente di un uomo di potere di duemila anni fa, con i suoi pensieri e le sue emozioni, non è da tutti.
Merita di essere letto e riletto più volte, è davvero un capolavoro.

Autore: Marguerite Yourcenar
ISBN-10: 8806174088
ISBN-13: 9788806174088
Editore: Einaudi

1 commento:

  1. "cerchiamo di entrare nella morte ad occhi aperti" Quello che dice Adriano nelle sue memorie è ciò che mi auguro:occhi aperti e braccia tese verso un amore più grande di me che mi accoglie

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