martedì 25 maggio 2010

Il Castello D’Otranto – Horace Walpole

Quando parliamo di romanzi gotici, pensiamo a capolavori dell'ottocento, come “Dracula” o “Frankenstein” , ma il precursore di questo genere letterario, è stato sicuramente “il castello d’Otranto” di Horace Walpole, scritto nel 1764 dopo un sogno…
“Un mattino al principio di giugno dell’altr’anno mi svegliai da un sogno, di cui tutto quel che potei ricordare era che io mi credevo in un antico castello (un sogno ben naturale per un capo pieno come il mio di storie gotiche) e che sulla più alta balaustrata di una grande scala io vidi una gigantesca mano coperta da un’armatura. La sera mi misi a scrivere, senza la minima idea di quel che intendevo dire o riferire”

Nella prima edizione, Walpole utilizza lo pseudonimo di William Marshall e fa credere di aver tradotto un manoscritto trovato nella biblioteca di un’antica famiglia.

Ma dopo il grande successo del romanzo, Walpole esce allo scoperto, si scusa con i lettori e dichiara di essere l'autore del romanzo.
E' l'inizio di un genere letterario che riscuoterà molto successo nel corso del Settecento e dell'Ottocento, fino ad oggi.
Siamo al tempo delle Crociate, il Principe Manfredi di Otranto, vive sotto l'incubo di una profezia: «Il castello e la signoria d'Otranto sarebbero venuti a mancare all'attuale famiglia, quando l'autentico possessore fosse diventato troppo grande per abitarvi».
Manfredi è il nipote dell'usurpatore del regno che ha avvelenato Alfonso, il legittimo sovrano. Ha due figli: Matilda e Corrado il suo prediletto, che è in procinto di sposare Isabella, la figlia del marchese di Vicenza.
Tutto procede nel migliore dei modi, ma il giorno del matrimonio avviene una tragedia, Corrado viene schiacciato da un enorme elmo identico a quello della statua di Alfonso.

Dopo la morte di Corrado, Manfredi decide di sposare Isabella per dare alla luce un figlio maschio, ignorando i sentimenti della sua devotissima moglie Ippolita.
Isabella è sconvolta dalla proposta di Manfredi e scappa dal castello, con l’aiuto di un contadino di nome Teodoro, un bellissimo giovane che assomiglia al Re Alfonso. Manfredi cerca di inseguirla ma viene trattenuto dallo spirito di un suo antenato.
Riuscirà a sfuggire alle mire del Principe?


Elmi che cadono all’improvviso, fantasmi di antenati, stanze segrete, statue insanguinate, fanciulle perseguitate… questi sono i temi del libro..certo oggi non sono una novità. ma è una lettura piacevole.

2 commenti:

  1. BRAVA!! BELLA PRESENTAZIONE IL TUTTO MOLTO FINE!!!

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  2. Bella la trama!! :D non c'è la seconda parte?? :)

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