venerdì 19 agosto 2011

Fermate il boia - Agatha Christie

Recensione

L’anziana signora McGinty è stata assassinata e il colpevole è stato arrestato. E’ James Bentley, un giovane chiuso e introverso che viveva come pensionante a casa della vittima.
Il caso è semplicissimo perchè il colpevole ha lasciato le sue impronte sull’arma del delitto, e la giuria lo ha condannato a morte.
Ma nonostante le prove a suo carico, per il sovrintendente Spence (che ha condotto personalmente le indagini) è tutto troppo semplice, per questo chiede al suo amico Hercule Poirot d’indagare sul caso. L’investigatore, stanco della routine quotidiana, accetta di buon grado la richiesta d’aiuto.
Arrivato sul posto, Poirot scopre che la vittima aveva comprato una boccetta d’inchiostro per scrivere delle lettere (cosa che non faceva mai), e tra i suoi averi nota un foglio di giornale, con un articolo riguardante quattro donne coinvolte in famosi omicidi del passato...

"Sotto il titolo, quattro riproduzioni fotografiche, sbiadite e un po' buffe. Le protagoniste vestivano secondo la moda di molti anni prima. E, sotto ciascuna foto, una didascalia. Eva Kane, "l'altra donna" nella tragica vi-cenda Craig. Janice Courtland, la tragica sposa di un mostro umano. La piccola Lily Gamboll, tragico prodotto di un'era d'ansia. Vera Blake, sposa inconsapevole di un assassino."
“DOVE SARANNO FINITE QUESTE DONNE??”.

Per Poirot, l’articolo è la chiave dell’omicidio e con l’aiuto (o quasi) della scrittrice di libri gialli Ariadne Oliver, troverà il vero assassino…

Agatha Christie non delude mai, i suoi gialli sono talmente avvincenti che non riesco a smettere di leggerli (mi piacerebbe collezionarli tutti) e “Fermate il boia” non fa eccezione.
Devo ammettere che tra Miss Marple e Hercule Poirot, preferisco l’investigatore belga perché è un uomo riflessivo e perspicace che grazie alla sua incredibile intelligenza, riesce a risolvere i casi più intricati.
Poirot è un personaggio molto particolare, unico nel suo genere, l’autrice lo descrive come un uomo piccolo e grassoccio, che nonostante l’età (è un poliziotto in pensione) veste in maniera impeccabile e cura molto il suo aspetto fisico (capelli e baffi sempre in ordine). E’ un maniaco della pulizia e ama i cibi raffinati, ma nel romanzo dovrà convivere con una coppia molto disordinata che non ama il buon cibo (che Poirot criticherà per tutto il libro).
E’ geniale anche se pecca di presunzione “io sono il grande, l'unico, l'insostituibile Hercule Poirot che tutti conoscono”, ma va bene così, possiamo perdonarglielo.

In questo romanzo, il nostro investigatore deve risolvere un caso molto intricato.
Da un semplice dubbio del sovrintendente Spence, parte una vicenda intricata e ricca di colpi di scena che solo uno come Poirot potrà districare.
Tra i tanti personaggi che popolano il libro, non posso non citare, Ariadne Oliver, la scrittrice di gialli che ricorda tanto la Christie stessa (infatti molti sono convinti che sia un suo alter ego).
Ariadne compare in vari romanzi con Poirot e in “Fermate il boia”, arriva nel villaggio per collaborare con un giovane commediografo che vuole mettere in scena una delle sue opere famose.
La scrittrice cercherà di aiutare Poirot nelle sue indagini.

Che dire? Adoro i gialli della Christie e consiglio a tutti i suoi fantastici romanzi.

Voto 4/5 stelle anobiiane

Titolo: Fermate il boia
Autore: Agatha Christie
Editore: Mondadori
Collana: Oscar scrittori del Novecento
Edizione: 15
Data di Pubblicazione: 1996
ISBN: 8804415622
ISBN-13: 9788804415626

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