domenica 30 settembre 2012

Non mi uccidere - La trilogia di Mirta-Luna di Chiara Palazzolo


Oggi desidero parlarvi di una scrittrice scomparsa il 06 agosto per un male incurabile, ma ancora viva e presente nel cuore dei suoi lettori.

Chiara Palazzolo

Una autrice che ho scoperto con “Non mi uccidere” primo titolo di una trilogia urban-fantasy con protagonista Mirta, una ragazza che sconfigge la morte per ritrovare il suo grande amore perduto trasformandosi in una sopramorta, una via di mezzo tra i vampiri e gli zombie.

Chi non conosce la storia penserà al solito romanzo italiano dedicato ai vampiri ma vi posso garantire che nel 2005 (anno di pubblicazione) è stata una bella novità perché l’editoria era ancora lontana dalle innumerevoli pubblicazioni dedicate ai vampiri glitterati e i suoi epigoni.

Ma passiamo alla storia.

Mirta è una bella ragazza di diciannove anni che frequenta la facoltà di lettere classiche con le sue migliori amiche Miranda e Veronica.
Dolce e generosa, adora il padre che stravede per lei e il fratellino Marco ma non ha un gran dialogo con la madre.
Una sera incontra Robin, bello e maledetto che la trascina in un vortice di passione e distruzione con l’assunzione volontaria di stupefacenti e la morte di entrambi per overdose.

Ma questo è solo l’inizio, il giorno dopo il suo funerale Mirta si risveglia dal sonno eterno ritrovandosi da sola nel cimitero e con la speranza di rivedere il suo Robin.
Infatti i due innamorati si erano giurati amore eterno, “oltre la morte” e Mirta aspetta con ansia il suo risveglio.

“Ti aspetterò. Non so dove andare senza di te, Robin. Non so che fare. Sono qui perché mi avevi promesso che non ci saremmo mai lasciati, mai”

Con il passare del tempo, la ragazza si rende conto che il suo corpo non è più lo stesso, non riesce a mangiare senza stare male e non sente il freddo gelido dell’inverno della sua terra, l’Umbria e i suoi meravigliosi boschi.
Disperata e sola, decide di parlare con qualcuno per dimenticare la sua difficile situazione. Entra in una discoteca e viene rimorchiata da un ragazzo che la porta in uno spiazzo al cospetto della luna e qui avviene la sua metamorfosi, sente la fame che l’assale e lo uccide senza pietà.

“Odore, Dovunque. Marea. Muschio. Miele. Latte. Fame.
Un colpo tra le costole. Mi spezzerebbe il fiato se solo. Affondo. Nel collo. Mordendo. Lottando. Contro questa cosa che si agita. Dentro questa cosa di miele e di latte. Che si agita, sgroppa, scalcia. Sotto la luna.”

Mirta non esiste più e al suo posto c’è Luna, una sopramorta assetata di sangue.
Cosa succederà?

Con “Non mi uccidere”, Chiara Palazzolo esplora il gotico con un linguaggio diretto e veloce, stile videoclip, creando una “dark lady” senza scrupoli che non uccide solo per fame ma anche per rabbia e frustrazione.
La particolarità del suo stile sono le frasi brevi e la ricca punteggiatura che rappresentano lo stato d’’animo della protagonista, inquieto e frustrato per l’assenza di Robin e il cambiamento del suo corpo e psiche.
Tra l’altro ho apprezzato la creazione dei “sopramorti” che a prima vista ricordano i vampiri ma divorano “letteralmente” la vittima come degli zombie.

La vicenda viene narrata in prima persona da parte di Mirta che ci svela molti particolari della sua vita passata, dialogando con un amico immaginario, Ludwig Wittgenstein, un filosofo austriaco che appare dal nulla e la segue nelle sue avventure, consigliandola come un mentore o una sorta di grillo parlante.
La trama è ben strutturata, con colpi di scena inattesi e un finale aperto al seguito, ma a parte la storia zombie-vampiresca con Mirta/Luna abbiamo una personalità alla Dottor Jekyll e Mr. Hyde, infatti Mirta viene descritta come la classica brava ragazza portata sulla cattiva strada da un amore sbagliato e Luna come un mostro senza scrupoli, secondo la mia personalissima opinione la trasformazione in “sopramorta” ha solo risvegliato i suoi veri istinti, portandoli all’eccesso (come nel romanzo di Stevenson).


Amore, morte, sangue, disperazione, violenza, ci sono tutti gli ingredienti per un romanzo originale e interessante, con il monte Subasio che fa cornice alle gesta della protagonista.
Consiglio la lettura agli amanti del genere.

L’autrice

Nata in Sicilia ma romana d’adozione, è mancata prematuramente nell’agosto 2012.Autorevole firma dell’horror italiano, dal suo esordio nel 2000 con il romanzo La casa della festa (Marsilio), ha sempre conquistato l’apprezzamento di pubblico e critica.Per Piemme sono seguiti I bambini sono tornati (2003) e la Trilogia di Mirta-Luna, con Non mi uccidere (2005), Strappami il cuore (2006) e Ti porterò nel sangue (2007). Nel 2011, sempre per Piemme, ha pubblicato Nel bosco di Aus, un inquietante romanzo di altissima suspense con cui ha confermato il suo successo.


·  Titolo: Non mi uccidere. La trilogia di Mirta-Luna
·  Autore: Chiara Palazzolo
·  Editore: Piemme
·  Collana: Bestseller
·  Data di Pubblicazione: Aprile 2012
·  ISBN: 885662723X
·  ISBN-13: 9788856627237
·  Pagine: 427
·  Formato: brossura
·  Prezzo: €. 11,00

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