Oggi desidero parlarvi di una scrittrice scomparsa il 06
agosto per un male incurabile, ma ancora viva e presente nel cuore dei suoi
lettori.
Chiara Palazzolo
Una autrice che ho scoperto con “Non mi uccidere” primo
titolo di una trilogia urban-fantasy con protagonista Mirta, una ragazza che
sconfigge la morte per ritrovare il suo grande amore perduto trasformandosi in
una sopramorta, una via di mezzo tra i vampiri e gli zombie.
Chi non conosce la storia penserà al solito romanzo italiano
dedicato ai vampiri ma vi posso garantire che nel 2005 (anno di pubblicazione)
è stata una bella novità perché l’editoria era ancora lontana dalle
innumerevoli pubblicazioni dedicate ai vampiri glitterati e i suoi epigoni.
Ma
passiamo alla storia.
Mirta è una bella ragazza di diciannove anni che frequenta
la facoltà di lettere classiche con le sue migliori amiche Miranda e Veronica.
Dolce e generosa, adora il padre che stravede per lei e il
fratellino Marco ma non ha un gran dialogo con la madre.
Una sera incontra Robin, bello e maledetto che la trascina
in un vortice di passione e distruzione con l’assunzione volontaria di
stupefacenti e la morte di entrambi per overdose.
Ma questo è solo l’inizio, il giorno dopo il suo funerale Mirta si
risveglia dal sonno eterno ritrovandosi da sola nel cimitero e con la speranza
di rivedere il suo Robin.
Infatti
i due innamorati si erano giurati amore eterno, “oltre la morte” e Mirta aspetta
con ansia il suo risveglio.
“Ti
aspetterò. Non so dove andare senza di te, Robin. Non so che fare. Sono qui
perché mi avevi promesso che non ci saremmo mai lasciati, mai”
Con
il passare del tempo, la ragazza si rende conto che il suo corpo non è più lo
stesso, non riesce a mangiare senza stare male e non sente il freddo gelido
dell’inverno della sua terra, l’Umbria e i suoi meravigliosi boschi.
Disperata
e sola, decide di parlare con qualcuno per dimenticare la sua difficile
situazione. Entra in una discoteca e viene rimorchiata da un ragazzo che la
porta in uno spiazzo al cospetto della luna e qui avviene la sua metamorfosi, sente
la fame che l’assale e lo uccide senza pietà.
“Odore,
Dovunque. Marea. Muschio. Miele. Latte. Fame.
Un
colpo tra le costole. Mi spezzerebbe il fiato se solo. Affondo. Nel collo.
Mordendo. Lottando. Contro questa cosa che si agita. Dentro questa cosa di
miele e di latte. Che si agita, sgroppa, scalcia. Sotto la luna.”
Mirta
non esiste più e al suo posto c’è Luna, una sopramorta assetata di sangue.
Cosa
succederà?
Con “Non mi uccidere”, Chiara Palazzolo esplora il gotico
con un linguaggio diretto e veloce, stile videoclip, creando una “dark lady”
senza scrupoli che non uccide solo per fame ma anche per rabbia e frustrazione.
La
particolarità del suo stile sono le frasi brevi e la ricca punteggiatura che
rappresentano lo stato d’’animo della protagonista, inquieto e frustrato per l’assenza
di Robin e il cambiamento del suo corpo e psiche.
Tra l’altro ho apprezzato la creazione dei
“sopramorti” che a prima vista ricordano i vampiri ma divorano “letteralmente”
la vittima come degli zombie.
La
vicenda viene narrata in prima persona da parte di Mirta che ci svela molti
particolari della sua vita passata, dialogando con un amico immaginario, Ludwig Wittgenstein, un filosofo austriaco che appare dal nulla e la
segue nelle sue avventure, consigliandola come un mentore o una sorta di grillo
parlante.
La trama è ben strutturata, con colpi di
scena inattesi e un finale aperto al seguito, ma a parte la storia
zombie-vampiresca con Mirta/Luna abbiamo una personalità alla Dottor Jekyll e
Mr. Hyde, infatti Mirta viene descritta come la classica brava ragazza portata
sulla cattiva strada da un amore sbagliato e Luna come un mostro senza
scrupoli, secondo la mia personalissima opinione la trasformazione in
“sopramorta” ha solo risvegliato i suoi veri istinti, portandoli all’eccesso
(come nel romanzo di Stevenson).
Amore, morte, sangue, disperazione, violenza, ci sono tutti
gli ingredienti per un romanzo originale e interessante, con il monte Subasio che
fa cornice alle gesta della protagonista.
Consiglio la lettura agli amanti del genere.
Nata in Sicilia ma romana d’adozione, è mancata
prematuramente nell’agosto 2012.Autorevole firma dell’horror italiano, dal suo
esordio nel 2000 con il romanzo La casa della festa (Marsilio), ha sempre
conquistato l’apprezzamento di pubblico e critica.Per Piemme sono seguiti I
bambini sono tornati (2003) e la Trilogia di Mirta-Luna, con Non mi uccidere
(2005), Strappami il cuore (2006) e Ti porterò nel sangue (2007). Nel 2011,
sempre per Piemme, ha pubblicato Nel bosco di Aus, un inquietante romanzo di
altissima suspense con cui ha confermato il suo successo.
· Titolo: Non mi uccidere. La trilogia di Mirta-Luna
· Autore: Chiara Palazzolo
· Editore: Piemme
· Collana: Bestseller
· Data di
Pubblicazione: Aprile 2012
· ISBN: 885662723X
· ISBN-13: 9788856627237
· Pagine: 427
· Formato: brossura
· Prezzo: €. 11,00
Sto disperatamente cercando questo romanzo.
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