lunedì 20 settembre 2010

Il segno del comando – Giuseppe D’Agata

Il 16 maggio 1971 viene trasmessa sul Programma Nazionale (l’odierna Rai Uno) la prima puntata di uno sceneggiato dal titolo “Il Segno del Comando”con Ugo Pagliai e Carla Gravina.
L’alone di mistero e l’ottima prova degli attori decreta il successo dello sceneggiato (in cinque puntate) che conta un ascolto medio di 14.800.000 spettatori.
Negli anni ottanta, Giuseppe D’Agata (scrittore, sceneggiatore e critico d’arte) rielabora la sceneggiatura e ne ricava un romanzo, pubblicato prima dalla Rusconi (1987) e poi dalla Newton Compton Editori.(1994).

Trama

Un giovane docente universitario inglese, Edward Forster, approda a Roma per tenere una conferenza all'ambasciata britannica, su un diario di Lord Byron scoperto da poco e per scoprire il mistero di una piazza misteriosa descritta da Byron durante il suo soggiorno a Roma.

“Sera. Ore 11. piazza con portico, tempio romano e fontana con delfini. Luogo meraviglioso.
Messaggero di pietra. Musica celestiale. Tenebrose presenze.”

Forster ritiene che il luogo sia immaginario, ma un pittore, un certo Marco Tagliaferri, gli ha inviato la fotografia di una piazza che corrisponde alla descrizione di Byron. Recatosi allo studio del pittore in via Margutta, Forster viene accolto dalla modella del Tagliaferri, Lucia, una ragazza dal fascino sfuggente e misterioso che gli dà appuntamento per cena per incontrare il pittore.
Si dirige all’Hotel Galba per prendere una stanza, su consiglio di Lucia. Qui, incontra la direttrice, la signora Giannelli (che però afferma di non conoscerla), ed una sua vecchia fiamma, Olivia, anche lei ospite dell'albergo, col compagno Lester Sullivan, antiquario; poi lo studioso si reca a visitare la mostra presso il ‘British Council Institute’, dove incontra Powell, funzionario dell’ambasciata britannica e la sua giovane segretaria Barbara.
In serata s’incontra con Lucia in piazza di Spagna e dopo aver girato per i vicoli di Trastevere, arrivano alla “Taverna Dell’Angelo” (il luogo d’incontro con il pittore Tagliaferri) ma dopo aver bevuto un bicchiere di vino, Forster si sente male e si sveglia nella sua auto senza la borsa e con il medaglione che indossava Lucia.
Il giorno dopo il professore cerca spiegazioni allo studio del pittore, ma scopre che Marco Tagliaferri è morto da cento anni…
Iniziano così le avventure del professor Forster, tra quadri maledetti, reincarnazioni, assassini spietati, sedute spiritiche e fantasmi. Ma la Roma arcana e notturna che Edward Forster attraversa sarà reale? E la bellezza di Lucia appartiene al sogno o alla realtà?

Recensione

Edward Forster, il protagonista della vicenda, è un professore universitario razionale ed equilibrato che crede solo in quello che vede, nonostante questo viene coinvolto in un intrigo misterioso e ai limiti del paranormale che lo porterà quasi alla pazzia (inquietante la scena di Forster che si guarda allo specchio e si rivede come il pittore Tagliaferri... e lo specchio s'incrina...).
Lucia, la modella del pittore Tagliaferri, è l’ossessione di Forster, è reale o è un fantasma? Sicuramente è il personaggio più enigmatico del romanzo, appare e scompare tra i vicoli di una Roma antica e misteriosa, sempre sfuggente. Nonostante le altre presenze femminili (Olivia, Barbara e la sig.ra Giannelli) Lucia è la protagonista del romanzo, perché ha un ruolo fondamentale nella vicenda ed è sempre presente nei pensieri di Forster.
Sullo sfondo una Roma misteriosa e ricca di fascino...
Il romanzo mi è piaciuto, Giuseppe D’Agata è riuscito a ricreare l’alone di mistero e suspance dello sceneggiato, l’unica differenza è il finale, che spiega molte cose lasciate irrisolte.
Dedicato agli amanti del mistery.

Vi lascio con i titoli di testa, con il professor Forster (Ugo Pagliai) che insegue Lucia (Carla Gravina) tra i vicoli di Roma

3 commenti:

  1. Una trama densa di mistero, avevo sentito parlare dello sceneggiato ma non sapevo ci fosse anche un libro. Ottima segnalazione. Se ti va sei la benvenuta anche dalle mie parti.

    RispondiElimina
  2. bellissimi i vecchi scenggiati ed i romanzi popolari, recentemente ne ho recuperato uno molto raro, garibaldino del '53 ;)
    complimenti per le rece ed i contenuti del tuo blog,
    a presto,
    Marco Michele
    CN

    RispondiElimina
  3. @Tizyana - Azzurraa - in effetti il libro è nato dopo. Purtroppo è fuori catalogo da anni ma puoi provare a cercarlo nelle bancarelle dell'usato

    @Marco Michele
    ti ringrazio, adoro i vecchi sceneggiati e "il segno del comando" è tra i miei preferiti (bravissimi tutti gli attori).

    RispondiElimina