martedì 22 maggio 2012

I grandi del fumetto: Peanuts di Charles M. Schulz

Torna dopo vari mesi la rubrica dedicata ai grandi del fumetto e dopo Diabolik e Dick Tracy, ho deciso di parlarvi di un gruppo di bambini, un cane e un piccolo volatile che s’interrogano sui problemi del quotidiano, sulla scuola, i primi amori e tutto quello che succede intorno a loro.

Chi sono?

Ma sto parlando dei mitici, famosissimi e sempre attuali

Peanuts di Charles Monroe Schulz

delle strisce che hanno rivoluzionato il mondo dei fumetti perché attraverso la voce innocente di un gruppo di bambini (e un cane), l’autore ha evidenziato con ironia e un tocco di cinismo, i vizi e le virtù del popolo americano senza far perdere ai suoi personaggi il candore della fanciullezza.
Tra battute e scenette divertenti, le storie dei Peanuts rappresentano delle vere e proprie lezioni di vita, e i suoi personaggi sono talmente famosi da non aver bisogno di presentazioni.
Chi non conosce Charlie Brown, l’eterno perdente innamorato senza speranza della ragazzina dai capelli rossi? o Linus che non può vivere senza la sua coperta che lo protegge dal mondo esterno? Oppure Lucy una delle prime femministe della storia dei fumetti? Senza dimenticare il personaggio più famoso della banda, il fantastico e inimitabile Snoopy, un bracchetto (beagle) che diventerà con il passare degli anni, uno dei più famosi personaggi di fumetti del mondo, ancora amato da grandi e piccini.

prima striscia del 02 ottobre 1950
I Peanuts nascono originariamente nel 1947 come strisce settimanali del giornale St. Paul Pioneer Press, della città natale di Schulz, il titolo iniziale era Li'l Folks (personcine) e vennero pubblicate fino al 1950, finché non vennero notate dalla United Feature Syndicate (una grande azienda americana di strisce a fumetti e colonne editoriali) che decise di cambiarne il nome in Peanuts (noccioline), contrariando l’autore che non accettava “un nome totalmente ridicolo”, nonostante questo le prime strisce vennero pubblicate il 2 ottobre 1950 su vari magazine americani (Washington Post, Chicago Tribune, ecc.), iniziando una vera e propria ascesa nell’olimpo dei fumetti.

Nessuno poteva immaginare che delle semplici storie di bambini sarebbero diventate dei veri e propri cult, tramandate da generazione in generazione fino all’ultima striscia, pubblicata il 13 febbraio 2000, il giorno dopo la morte di Schulz, con l’ultimo saluto ai suoi fans, per mezzo di Snoopy che batte a macchina queste parole:

“Cari amici, ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi 50 anni. È stata la realizzazione di tutte la ambizioni della mia fanciullezza. Sfortunatamente non sono più in grado di mantenere il ritmo di programmazione di una strip quotidiana perciò annuncio il mio ritiro. In tutti questi anni sono stato riconoscente per la correttezza dei nostri editori e il meraviglioso sostegno e affetto espressomi dai fan del fumetto. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy... Non potrò mai dimenticarli... “
Charles M. Schultz
ultima striscia

Schulz era malato da tempo e un mese prima della sua morte aveva deciso di chiudere la serie con questa striscia.

Personaggi principali:

Charlie Brown è il protagonista principale delle strisce (ispirato dalla vita stessa di Schultz), timido, insicuro e sempre depresso, viene chiamato il “bambino dalla testa-tonda” da Snoopy che non ricorda mai il suo nome, e viene spesso maltrattato da Lucy che lo bersaglia di continuo con i suoi dispetti. E’ innamorato senza speranza di una “ragazzina dai capelli rossi” e nonostante le puntuali sconfitte (a baseball,a scuola e nella vita sentimentale), non si arrende mai. 
Snoopy è il cane di Charlie Brown, ma non è un cucciolo qualsiasi, è più umano degli umani tanto che può pensare, camminare a due zampe, scrivere a macchina, cucinare, pescare, giocare a baseball (è l’interbase della squadra di Charlie Brown), ecc.
Ha una fervida fantasia che lo porta a immaginare personaggi e mondi diversi, come nelle strisce indimenticabili del pilota della prima guerra mondiale contro il Barone Rosso, o i suoi vari alter ego come l’avvocato, il chirurgo, e soprattutto l’aspirante scrittore che inizia le sue storie con la celebre frase “Era una notte buia e tempestosa” e viene respinto da tutte le case editrici.
Dorme spesso sul tetto della sua cuccia che è in apparenza come le altre, ma in realtà ha delle stanze sotterranee che contengono un tavolo da biliardo, un affresco delle civiltà dipinto da Linus e un Van Gogh.
Odia i gatti soprattutto il temibile gatto dei vicini che non appare mai nelle strisce, a parte i segni che lascia sulla cuccia. 
Woodstock è un piccolo volatile che vola a testa in giù e migliore amico di Snoopy, compare negli anni sessanta e diventa in breve tempo, segretario personale e giardiniere del bracchetto.
Dorme spesso con Snoopy e si diverte a prendere in giro il temibile gatto dei vicini (che risponde con delle unghiate che li fa saltare).
Lucy van Pelt è la sorella maggiore di Linus, prepotente, egoista e dispettosa, è il personaggio più temuto dall’intera banda. Picchia spesso il fratello e prende in giro Charlie Brown promettendogli di mantenere il pallone da football mentre sta per calciarlo ma spostandolo all’ultimo secondo, umiliandolo davanti a tutti.
Lucy è forte e potente ma ha un punto debole, il suo amore non corrisposto per Schroeder, il bambino prodigio che preferisce la musica di Beethoven a lei.
Gioca a baseball e ha un chiosco dove dispensa consigli psichiatrici per 5 cent (una parodia del banchetto dove i bambini vendono le limonate).
Snoopy è l’unico a tenerle testa perché durante la lotta, la bacia spesso sul naso per distrarla, ma in alcuni momenti Lucy ha dei gesti di tenerezza e affetto verso il bracchetto come nella striscia del 1960 dove lo abbraccia dicendo "La felicità è un cucciolo caldo".
Linus van Pelt è il migliore amico di Charlie Brown, fratello minore di Lucy e vittima delle sue angherie, trova conforto solo nella sua “coperta di sicurezza” che non abbandona mai e deve proteggerla da Snoopy e dalla nonna che cercano di portagliela via.
Linus è il teologo del gruppo, spesso cita frasi della Bibbia e crede fermamente nel Grande Cocomero (una sorta di Babbo Natale di Halloween) che aspetta inutilmente ogni anno.
Parla con le foglie cadenti mettendoli in guardia sui pericoli della vita terrena (facendo infuriare la sorella che lo considera un pazzo). Ha una cotta per la sua maestra, Miss Othmar e non sopporta le smancerie di Sally, la sorellina di Charlie Brown che lo considera come il suo ragazzo e lo chiama il suo “scimmiottino d’oro”.
Piperita Patty (Patricia Reichardt) è il maschiaccio del gruppo, sportiva e coraggiosa non sopporta la scuola perché prende sempre 2.Chiama Charlie Brown "Ciccio" e Lucy "Lucille", e per anni ha considerato Snoopy come un buffo bambino col nasone e tale lo ha trattato, portandolo a ballare, al mare, ecc.
E' molto legata alla sua migliore amica Marcie, la secchiona del gruppo che la chiama "capo", e Franklin l'unico bambino di colore della striscia. Ha una cotta per Charlie Brown ma come nella maggior parte delle storie dei Peanuts, non è corrisposta.

Il mio commento

Ho incontrato per la prima volta Charlie Brown e la sua gang negli anni novanta, quando guardavo in tv le loro avventure intitolate “The Charlie Brown and Snoopy Show”, e mi sono affezionata subito al bracchetto e ai suoi amici “umani”. Sono un ricordo dell’infanzia eppure li ho riscoperti negli ultimi tempi grazie a facebook e alle tante pagine dedicate alle loro storie che nonostante gli anni non hanno perso il loro smalto, la satira e l’ironia di Schulz sono sempre attuali.
E poi come potevo non dedicare uno speciale all’aspirante scrittore per eccellenza? Le disavventure di Snoopy con le case editrici sono presenti in moltissime pagine letterarie…

2 commenti:

  1. Possiedo una cinquantina di albi di Charlie Brown ;-)

    RispondiElimina
  2. mi piacerebbe possedere una collezione completa delle strisce, come le raccolte della Panini Comics

    RispondiElimina