Oggi la primavera
è un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi
dove il germe gia cade
come diffusa pioggia.
Fra i rami onusti e prodighi
un cardellino becca.
Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
di marzo pulisce.
Tutto è color di prato.
Anche l'edera è illusa,
la borraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione.
Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
d'umori campestri.
Ebbra la primavera
corre nel sangue.
Vincenzo Cardarelli è stato poeta e scrittore italiano. Nacque con il nome di Nazareno Caldarelli a Corneto Tarquinia il 1 Maggio 1887.
La sua istruzione fu molto irregolare, tanto che acquisì la sua solida cultura come autodidatta; a 17 anni scappò a Roma, dove per mantenersi, lavorò come correttore di bozze nel quotidiano L'Avanti!, divenne poi, grazie a questa collaborazione, un efficace redattore.
La sua collaborazione si espanse anche presso altre testate giornalistiche, quali Il Marzocco, La Voce, Il Resto del Carlino fino a fondare, nel dopoguerra, una sua propria testata La Ronda.
Come poeta è famoso per le sue raccolte: Prologhi (1916), Viaggi nel tempo (1920), Favole e memorie (1925), Il sole a picco (1929), Il cielo sulle città (1939), Lettere non spedite (1946), Villa Tarantola (1948).
Morì a Roma il 18 Giugno 1959.
L'autore
http://www.skuola.net/appunti-italiano/novecento/900-autori-opere/cardarelli-vincenzo-vita.html
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