giovedì 16 gennaio 2014

“Il Libro Eterno” intervista: Sandra Petrignani


Sandra Petrignani, autrice negli anni '80 e ‘90 del romanzo postmoderno Navigazioni di Circe (premio Morante opera prima), dell'incantevole Catalogo dei giocattoli, del preveggente Vecchi, delle interviste a grandi scrittrici italiane Le signore della scrittura, è nata a Piacenza nel '52. Vive a Roma e nella campagna umbra. Le sue opere più recenti sono l'autofiction Dolorose considerazioni del cuore (Nottetempo, 2009) e il vagabondaggio E in mezzo il fiume. A piedi nei due centri di Roma (Laterza, 2010). Nel catalogo Neri Pozza: il fortunato La scrittrice abita qui, pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del ‘900;  i racconti di fantasmi Care presenze; il libro di viaggio Ultima India e il suo ultimo lavoro, "Addio a Roma".

Sandra ha gentilmente accettato di rispondere alle domande di questa intervista.

Sandra, grazie della disponibilità e benvenuta nel blog “Il libro eterno”.

Quando è nata la sua passione per la scrittura e cosa rappresenta per lei?
Tutto l’essenziale. Ho cominciato a scrivere ancor prima di saperlo fare. Nel senso che mi inventavo storie mentalmente senza essere in grado di scriverle, quando ancora non andavo a scuola.

Quali sono i suoi autori preferiti?
Troppi per citarli tutti. Diciamo che non mi piacciono gli autori prevedibili, quelli di genere, quelli che credono troppo nella trama. Da giovane consideravo maestri: Kafka, Beckett, Virginia Woolf. Poi sono venuti Nabokov, Duras. Dei viventi seguo Philip Roth e mi piace abbastanza Yasmina Reza, ma non sempre, e Nicole Krauss, sempre. Quando voglio davvero godermi un libro senza correre rischi, prendo i soliti Tolstoi, Cecov, Proust.

Qual è il libro che ha letto di recente che le è piaciuto di più?
Recentemente ho letto solo Marguerite Duras perché è la protagonista del mio prossimo romanzo. Una diga sul Pacifico è un romanzo che tutti dovrebbero leggere.

Ci vuole parlare del suo romanzo “Addio a Roma”?
Non saprei da che parte cominciare: è un libro talmente pieno di personaggi e avvenimenti. Lo si può riassumere forse con la parola affresco, è un affresco di due decenni fondamentali culturalmente e artisticamente, gli anni Cinquanta e Sessanta, a Roma.

Ha compiuto delle ricerche per la“ricostruzione storica” all’interno della trama?
Naturalmente sì. Molte ricerche, molte letture, e anche molti ricordi personali.

Durante la stesura del romanzo aveva un'idea precisa della storia, o è cambiata durante il percorso?
La Storia è lì: o la conosci o la ignori. Io la conoscevo già. Si è trattato di mettere a fuoco i dettagli, alcuni dettagli ovviamente. Scrivere è sempre un esercizio di selezione.

C’è qualche aneddoto legato alla scrittura di "Addio a Roma" che le piacerebbe raccontare?
Senza far nomi mi ha sorpreso molto che alcune persone che non ho citato ci siano rimaste male. Non potevo parlare di tutti. ADDIO A ROMA non è un’enciclopedia e nemmeno un saggio. Qualcosa di simile a un romanzo piuttosto, soprattutto nella parte di vera e propria fiction dove si muove l’unico personaggio inventato, la giovane Ninetta che vuole diventare scrittrice.

Quali sono i suoi progetti per il futuro?
Il romanzo ispirato alla Duras che dicevo, s’intitola MARGUERITE ed esce i primi di aprile in concomitanza con il primo centenario della nascita della scrittrice francese.

Grazie Sandra
per saperne di più potete visitare il suo sito

Questa è la sinossi di Addio a Roma 


Due poeti si scambiano versi di notte sul Tevere: sono Pier Paolo Pasolini e Sandro Penna. Una donna bellissima e coraggiosa, fra molti amori e lotte per il potere, si batte per imporre l'arte astratta: è Palma Bucarelli. Uno scrittore giovane e già carismatico fa la spola fra Torino e la capitale per amore: è Italo Calvino. Un artista prestigioso e chiacchierato conquista la città con una mostra sensazionale: è Picasso. Una scrittrice cerca casa nel centro di Roma bisticciando con il marito: è Natalia Ginzburg. Un giovane americano scribacchia pettegolezzi sui giornali per pagarsi la casa in via Margutta: è Truman Capote. Pittori leggendari si arrabbiano in continuazione con le generazioni più giovani: sono Giorgio De Chirico e Renato Guttuso. Un marito e una moglie romanzieri litigano furiosamente in pubblico, ma forse si adorano: sono Elsa Morante e Alberto Moravia. Tra fatti della vita e clamorose dispute letterarie e artistiche, nascita e morte di vivaci testate giornalistiche, l'irripetibile stagione che vide i protagonisti della scena culturale romana al centro di un interesse mondiale, dalla povertà estrema dei primi anni '50, al furore della Neovanguardia, ai ribaltamenti del Sessantotto fino alla decadenza dei primi '70, rivive in un colorato affresco per celebrare un recente eppure lontanissimo passato. 
 
Titolo: Addio a Roma
Autore: Sandra Petrignani
Editore: Neri Pozza
Collana: Bloom
Data di Pubblicazione: Novembre 2012
ISBN-13: 9788854505766
Pagine: 336
Prezzo: €. 16,50

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