Introduzione:
Vi è mai capitato di sbirciare nella libreria di famiglia e notare nell’angolo più nascosto, dei libri di autori sconosciuti, che magari hanno avuto un grande successo al momento della pubblicazione e dopo sono stati dimenticati?
Beh a me è capitato spesso, soprattutto con i libri dei miei nonni, e uno in particolare ha attirato la mia attenzione: “la figlia del condannato di Frank Barrett”.
Di solito le copertine non m’interessano (valuto solo il contenuto del libro) ma in questo caso è stata la copertina che mi ha incuriosito: un uomo anziano con una ragazza in braccio in procinto di scappare e alle spalle un castello;
e ho iniziato a leggerlo...
Sinossi:
La figlia del condannato è la tragica vicenda del Marchese di Mountheron accusato falsamente di fratricidio. Costretto a nascondersi nei luoghi aspri e selvaggi della Grecia per sfuggire all’umana giustizia, vive solitario sfuggendo il consorzio umano. Unico conforto è la figlia Alessandra a cui nasconde il suo dolore. Un giorno, per un incontro fortuito, Alessandra viene a conoscenza del terribile peso che schiaccia suo padre e decide di riabilitarlo nel suo buon nome e nella sua posizione.
S’inizia così una serie di affascinanti peripezie con protagonista la giovane figlia del condannato, la quale per scoprire il vero colpevole, ritorna nel castello di Mountheron a servizio di lady Viviana, sua madre, che la piange morta.
Altri personaggi sono: il pretendente di lady Viviana, Rolando Ingestre, sedicente Marchese di Mountheron; Pierre Renard, un astuto e malvagio intrigante, Lord Kingscourt, il giovane innamorta di Alessandra; e altri personaggi di ogni specie e rango che concorrono a rendere drammatica la vicenda.
Recensione
"La figlia del condannato" è un bel romanzo "d'altri tempi" con una trama scorrevole e avvincente, dedicata alle famiglie (edito dalle “edizioni Paoline”, collana “il focolare”).
La protagonista è Alessandra, una ragazza molto coraggiosa che vive con il padre in Grecia e non sa niente delle sue origini, finché non scopre che il padre era un nobile condannato ingiustamente per l’omicidio del fratello e costretto a fuggire per non vivere il resto della sua vita in prigione.
Scopre che la madre è viva (ma prova del risentimento nei suoi confronti perché non l’ha mai cercata) e decide di trovare il vero assassino e mettere fine a questa ingiustizia.
Si presenta al castello di famiglia e diventa la dama di compagnia di lady Viviana (sua madre), una donna bellissima e altezzosa che nasconde in realtà un grande dolore, la perdita del marito e della figlia. Alessandra si rende conto che la madre cerca da anni un modo per riabilitare il nome del padre e che la crede morta.
Ovviamente lady Viviana non immagina che Alessandra sia sua figlia, eppure per un moto istintivo del cuore si affeziona moltissimo alla ragazza e vuole tenerla con se come una figlia adottiva.
Alessandra è l’eroina della storia, ha un cuore puro e crede nella giustizia, sicuramente è il personaggio più delineato (perché viviamo con lei tutte le avventure) e più positivo.
E’ un peccato che il romanzo sia fuori catalogo da anni, perché merita un posto in libreria.
Autore: Frank Barrett
Titolo: La figlia del condannato (altro titolo "La tragedia di Mountheron")
Editore: Edizioni Paoline - collana "il focolare"
E' l'unico libro fra i tanti che, periodicamente, sento la necessità di ricercare, rincorrere e rileggere. Ne venni a conoscenza tramite mia madre, che lo lesse quand'era giovane e me lo propose. Ricordo l'edizione: pagine lucide, cerate, ingiallite ma non infragilite; pagine scritte in caratteri fini. Un libro spesso, rilegato con colla e filo visibili di cui non ricordo invece la copertina.
RispondiEliminaMi piace leggere e ho letto tanti libri di ogni genere, uno dei più belli è stato sicuramente "La figlia del condannato". Peccato che non si riesca più a trovarlo, nemmeno presso le Edizioni Paoline!
Eliminalo vende Amazon a 60 euro sinceramente un po' tanto, mi piacerebbe riavere il libro di mia madre dato in prestito e mai restituito
EliminaCome l'anonimo sopra anche a me è stato proposto da mia madre nell'adolescenza. Lo rileggo periodicamente sempre con la stessa emozione e suspense, in genere dopo un periodo di black out con la lettura. Ne posseggo una copia del 1935 il titolo era "La tragedia di Mountheron". Ho appena terminato l'ennesima lettura e mi ha fatto immensamente piacere trovare la recensione sul tuo blog.
RispondiEliminaMi fa piacere e vi ringrazio molto.
RispondiEliminaE'un romanzo che amo molto e ho voluto ricordarlo con l'articolo sul blog.
p.s.Non conoscevo il secondo titolo e ho aggiornato il post.
anche io ho letto da adolescente questo libro che mi è rimasto nei ricordi,mi è stato proposto da un educatrice che possedeva tutta la collana. E'veramente un peccato che sia fuori catalogo.
RispondiEliminaè un vero peccato, ci sono molti romanzi che meritano una ristampa
RispondiEliminaAnche mia madre lo aveva letto da giovane e lo aveva riletto quando aspettava mia sorella, che ha chiamato Costanza perché ricordava che la protagonista si faceva chiamava così.
RispondiEliminaPurtroppo il libro non era suo, ma lo aveva preso in prestito in biblioteca, ma poi non era più riuscita a trovarlo.
mi ha tanto parlato di questo libro che volevo regalarglielo, ma, ahimè, era introvabile.
Finalmente, alcuni giorni fa ne ho trovata una copia usata in vendita e ho colto al volo l' occasione.
Mi dispiace davvero che sia fuori catalogo perché è davvero un libro stupendo che merita e mi sembra strano che nessuno abbia mai pensato di farci un film o una fiction
Io ne ho trovato uno proprio oggi fra i ricordi di mia madre.....e'piccolo con la copertina rossa e le pagine che si stanno staccando.....
EliminaHo finito di leggere questo romanzo stamattina.Era di mio nonno e ricordo che lo leggeva e rileggeva...adesso so perché.È tanto avvincente e sembra FI entrare in un film.Mi chiedo anch' io come mai non ne hanno tratto un film...
EliminaMi piacerebbe vedere una fiction tratta da questo romanzo.
RispondiEliminaSe non ricordo male, Costanza è il vero nome di Alessandra...
Questo è un libro che mia nonna lesse da adolescente, poi lo fece leggere a mia madre e mia madre a me. Sono d'accordo con tutti i commenti sopra citati e ogni volta che guardiamo il film del Conte di Montecristo, ci chiediamo quanto sarebbe bello un film tratto dal libro La tragedia di Moutheron! anche a noi dispiace che non si riesca a trovarlo nelle librerie. La nostra è una copia del 1952, oramai le pagine si sono ingiallite e si stanno sgretolando e scollando come i rotoli della biblioteca di Alessandria d'Egitto, in pratica è una reliquia!!!!!!!!!
RispondiEliminaAnch'io lo sto cercando l'ho letto da ragazzina circa 60 anni fa.
Eliminala storia avventurosa e' molto intrecciata, io l'ho letto e riletto a distanza di qualche periodo, ma ogni volta sembrava la prima volta: lo capivo e aprezzavo sempre meglio.vorrei tanto poterne vedere il film anche se, ti rivedi un film leggendolo.Apassiona entusiasma e ti lascia l'animo dolce e sensibile, e' una storia pulita e romantica
RispondiEliminaperche nessuno ci ha pensato davvero a farne un film con questo romanzo? forza registi abbiate il coraggio :vi appagheranno ecellenti soddisfazioni
RispondiEliminala figlia del condannato lo lessi molto tempo fà ...devo ordinarlo, vorrei rileggerlo!
RispondiEliminaAnch'io ho letto il libro da adolescente, consigliato da mia mamma che l'aveva letto in collegio...la nostra è l'edizione raffigurata qui, del 66. È un bellissimo romanzo, romantico avventuroso e anche un pó "giallo"...la protagonista è straordinaria. Peccato davvero che nessuno abbia mai pensato di trarvi un film
RispondiEliminaSto leggendo per l'ennesima volta questo romanzo..la mia è un'edizione Paoline, era di mia mamma e sta praticamente insieme con lo scotch!! ho cercato invano in internet un nuovo testo..ma niente..ed è un vero peccato!!
RispondiEliminala trama è scorrevole e piacevole...dovrebbero fare un bel film in effetti!!
L'ho letto piu' di una volta quando ero piccola..ora e' in uno scatolone in garage..e' bellissimo...vorrei che lo rimettessero in circolazione per farlo conoscere alle nuove generazioni!!!
RispondiEliminaFederica Bargagna. Livorno.
La figlia del condannato è un libro bellissimo. Avendone una vecchia edizione mi sono creata il pdf ... cosi sono certa di non "perderlo" .... ogni volta che lo leggo è sempre un'emozione.....
RispondiEliminaIl mio è un appello disperato. Per favore qualcuno sa dirmi dove posso trovare Ina copia anche se in pdf del libro La figlia del condannato?ve ne sarei immensamente grata.Per qualsiasi indicazione il mio indirizzo di posta è caty.butticci@gmail.com grazie infinite
EliminaCiao, è possibile avere una copia del pdf? Cerco anche io da tempo questo libro! Lo leggeva mio papà con i suoi fratelli e lo ha sempre voluto! Grazie
EliminaRossella
l'ho letto quando avevo dodici anni ( adesso ne ho sessantasette!!!) , l'ho tanto amato, poi è andato perso nei vari traslochi della vita. peccato! mi piacerebbe un sacco rileggerlo! chissà, forse in qualche mercatino dell'usato....ciao a tutte!
RispondiEliminaE' uno dei libri preferiti della mia mamma che me l'ha fatto leggere da bambina. E' uno di quei libri che ti rimangono nel cuore e che ogni tanto e' un piacere rileggere ...
RispondiEliminaCondivido l'entusiasmo, un grande amico della mia adolescenza!
RispondiEliminaVedo che viene riproposto da amazon:
http://www.amazon.it/figlia-del-condannato-Frank-Barrett/dp/882150090X
ad un prezzo non proprio popolare (€ 39,99).
Gianluigi
L'ho letto tanti tanti (60 anni) fa ....me lo ricordo ancora è possibile trovarlo ancora in libreria ? Vorrei acquistarlo
RispondiEliminaHo letto La tragedia di Mountheron quando frequentavo il secondo superiore e sto parlando di molti ma molti anni fa'Era un libro della biblioteca della scuola. Ogni tanto mi torna in mente ed ho voluto vedere se è ancora in circolazione, da quello che leggo,purtroppo non c'è più. Peccato! un romanzo molto bello.
RispondiEliminaCiao, mi vengono i brividi leggendo questi vostri commenti!!!! Mia mamma che di anni ne ha 81 ha letto e amato tantissimo questo libro, ce ne ha sempre parlato tanto e a una delle mie sorelle ha voluto dare il nome di Alessandra. Mi farebbe piacere avere una copia in qualsiasi forma essa sia, lascio la mia mail per eventuali contatti: elisabetta.favaro64@gmail.com.
RispondiEliminaGrazie di cuore a tutti
Ciao, sono molto interessata a questo libro emotivamente, mia madre me ne ha sempre parlato con tanta dolcezza. Lascio la mia mail, mi farebbe piacere trovarne una copia: elisabetta.favaro64@gmail.com grazie di cuore a tutti
RispondiEliminal'ho letto nel lontano 1973 era di mia mamma, lo imprestai a una compagna di scuola e non mi fu restituito. Molto bello
RispondiEliminaLa bibloteca Sormani di Milano, ne ha una copia, concede di leggerlo presso di loro.
RispondiEliminaNon pensavo che qualcuno conoscesse questo libro, ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Io l’ho letto, imprestato da mia nonna, avevo più o meno 13 anni. È l’unico libro che ho perso nella mia vita è mia nonna se ne era dispiaciuta molto. L’ho cercato a lungo per regalarglielo, ma invano. Nessuno lo conosceva. A distanza di 47 anni, lo ritrovo qui!
RispondiEliminaQuesto romanzo è bellissimo... poiché anche il mio ha i suoi annetti, ne ho creato il pdf per consentire a mia mamma di poterlo leggere su tablet... meraviglioso!!!! Qualcuno sa se ha ancora i diritti di autore o se è diventato di pubblico dominio??? Grazie
RispondiEliminaImportante sarebbe dare a questo libro il nome del suo vero autore! O meglio, autrice. Il titolo originale inglese è Found Guilty or The Marquis' Vindication. E l'autore non è affatto Frank Barrett, ma Mrs Harriet Lewis.
RispondiEliminaAncora non mi spiego come mai l'editore italiano abbia sbagliato così clamorosamente! La mia ricerca è stata lunga e faticosa perché non avevo il titolo originale (non compare nell'edizione italiana), e ho dovuto spulciare tutta la bibliografia di Barrett per rendermi conto che non aveva mai scritto questo libro. Ma la cosa più difficile è stato trovare la vera autrice.
Libro appassionante. Ma, confesso, amo questo libro dell'amore incondizionato dell'infanzia perché lo lessi da piccola, quindi il mio giudizio potrebbe non essere molto obiettivo.
Libro bellissimo che per fortuna ho ancora a casa . L aveva comprato mia madre . L ho letto tutto d un fiato , veramente emozionante come ce ne sono pochi purtroppo.
RispondiEliminabellissimo libro. mi è stato regalato da mia nonna ed è il primo libro che lessi.ora a 65 anni lo sto rileggendo. stessa emozione di allora.
RispondiEliminaUno dei libri più belli che ho letto, l'aveva acquistato mia madre dalle suore Paoline... un misto tra avventura e sentimenti, una lettura davvero avvincente. Peccato che non si trovi più nelle librerie.
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